Una madre e un bambino ricoverati nel centro Msf di Mogadiscio
MOGADISCIO - Il secondo operatore della sezione belga di Medici senza Frontiere, un medico indonesiano, (Msf), rimasto ferito ieri a Mogadiscio in Somalia, a colpi di arma da fuoco e' morto. Lo si apprende da fonti ospedaliere. ''La seconda vittima e' morta all'ospedale, mentre i medici stavano cercando di salvargli la vita'', ha affermato Dumiya Ali, vice-direttore dell'ospedale di Medina, dove era stato ricoverato.Un uomo era entrato ieri nel compound di Msf a 5 chilometri dal centro di Mogadiscio nel distretto di Wadajir aprendo il fuoco, uccidendo subito il coordinatore del progetto, un belga, e ferendo l'altro medico, che è successivamente deceduto in ospedale. Secondo fonti governativo, lo sparatore sarebbe Mohamed Nir, un operatorie di logistica impiegato da Msf; secondo altri, si tratterebbe di Fared Salad Ahmed, un traduttore impiegato nel centro. Il responsabile sarebbe già stato arrestato.
Msf belga lavora in Somalia dallo scorso agosto ed ha aperto dieci centri per assistere i minori vittime della carestia.