Franco Simonelli / Massaggio, Stress / drenaggio, energia, malattie, massaggio, parti del corpo, piacere, piedi / 0 Comments
Il massaggio ai piedi ha origini quasi primordiali, in alcune pitture egiziane datate 2300 a.C. venivano raffigurati soggetti dediti a quest’arte, ma è la medicina tradizionale cinese a farne una vera e propria terapia di supporto alla cura delle più svariate patologie.
La sua efficacia nasce dal fatto che nei piedi, come nelle mani, confluiscono terminazioni nervose che sono collegate a tutto il resto dell’organismo, di conseguenza stimolando dei punti precisi della zona plantare si vanno automaticamente a “curare” parti del corpo ad essi collegati.
Il piede è riconosciuto da millenni come sede eletta, anche se non unica, di zone riflesse, cioè in stretto collegamento con le altre parti del corpo. Attraverso la riflessologia plantare, una tecnica di massaggio in cui si usano esclusivamente i pollici, è possibile intervenire su alcuni punti del piede per ristabilire equilibri perduti, per prevenire e curare molti disturbi e per mantenere il benessere.
Esiste una mappa delle varie zone del piede corrispondenti a determinati organi interni e, massaggiando tali zone, si ottiene una migliore irrorazione sanguigna anche negli organi in sintonia.
Con il massaggio si possono ottenere risultati stimolanti o calmanti, secondo la necessità; per esempio, si possono stimolare la funzione intestinale, digestiva, la circolazione del sangue, oppure attenuare un dolore o calmare uno stato di eccitazione nervosa.
Palpando accuratamente e con una certa energia il piede si può diagnosticare lo stato di salute dell’ intero organismo, poiché il piede duole nei punti corrispondenti agli organi ammalati (il piede praticamente fa da centrale del corpo).
Un dolore sordo rivela una malattia cronica, un dolore pungente rivela una malattia acuta.
Grazie a questa tecnica si possono avere benefici nella cura delle cefalee, problemi cardiocircolatori, problemi respiratori, ma anche contro l’ansia e lo stress. Addirittura in alcuni casi è stata usata come supporto alla terapia contro il diabete, ne i decorsi post operatori in seguito ad interventi chirurgici e perfino in pazienti affetti da tumore.
Dal punto di vista clinico, sono riportati esempi tratti dall’ esperienza stessa degli operatori di riflessologia plantare:
- l’ unghia incarnita dal lato della scarpa segnala la tendenza a sofferenza della milza e dello stomaco;
- l’ unghia incarnita dalla parte opposta indica tendenza a malattie di fegato;
- l’ inspessimento delle unghie corrisponde a una scarsa funzionalità renale e, nel carattere indica una persona paurosa con sonni agitati;
- la presenza di callosità sotto il secondo e terzo dito del piede rivela catarro broncopolmonare e catarro provocato da sinusite;- verruche o funghi (prodotti da sudore acido) indicano che la dieta è troppo ricca.
- Con sette o otto massaggi ben praticati, si possono ottenere validi risultati anche su malattie croniche. Ed in ogni caso si ottiene una eliminazione delle tossine, necessaria per chi ha già assunto molti medicinali.
Chiudo l’articolo con questo video molto interessante.