Magazine Società

una recensione che non lo è, ma alla fine chi vuole segua il consiglio

Creato il 26 marzo 2012 da Pesa
Noi tutti, intesi come esseri umani, veniamo fregati in continuazione: dalla politica, dall'economia, dalla religione, e soprattutto da noi stessi. Ad esempio io ora dovrei ripulire e riordinare questa sorta di antro oscuro in cui riposo le mie povere membra, eppure sto qui a scrivere, rimandando, come la buona cicala della favola, ad un futuro tempo remoto il dovere. 
Ma non è questo il punto che mi attanaglia ormai da alcuni giorni. Ciò che mi da cruccio son le aspettative, le illusioni che la nostra mente crea riguardo una persona, un film o una canzone, un evento. 
È da un paio di giorni infatti - più precisamente da che ho visto Drive - che penso a quanto le opinioni delle persone diano vita all'interno della nostra testa a scenari fantastici, in cui ciò che ci accingiamo a vivere risulta essere la meglio cosa che possa esistere, e invece rimaniamo delusi. 
Prendiamo ad esempio un big match di calcio: tutti gli amanti del bello sportivo attendono con ansia le 20.45 di mercoledì 28 marzo, giornata in cui si disputa la gara di andata Milan - Barcellona. Io stesso, divenuto con il tempo l'antitesi del calcio televisivo, non vedo l'ora di poter godere di questa partita osannata dalle televisioni, dai giornali, dai tifosi. Chiunque si aspetta di vedere miriadi di gol, azioni al limite della fisica e parate degne di Superman, con una buona probabilità di rimanere delusi poiché si andrà a giocare una partita serrata in cui ci si studierà in attesa della gara di ritorno. E quindi ci rimaniamo tutti un po' di merda. Ovviamente spero di sbagliarmi. 
Volete un altro esempio? La musica. Ho ormai perso il conto delle volte in cui mi è stato detto «Ascolta questo gruppo, sono spettacolari» e puntualmente, festante e gaudioso ascoltavo qualcosa che non riusciva ad emozionarmi, che non riusciva a trasmettere nulla. Come i tanti che cantano le lodi di "Master of Puppets": quando ero giovinetto infatti, mi fu descritto come l'album che avrebbe cambiato la mia vita. Ahimè non fu così, bello, bellissimo, certo, ma niente di trascendentale quanto "...and Justice for all". 
Per i film poi non vorrei star qui a dire ovvietà, ma pensiamo alle varie ultime nomination dell'Academy. Quelli che dovrebbero essere superfilm, attesi e incensati da tutti, alla fine si rivelano schifezze confezionate come "Il discorso del Re" (esatto, non mi è andata giù la storia di Inception). 
E quindi, alla luce dei miei pensieri dopo aver visto quel film di Nicola Winding Refntanto acclamato e giudicato da tutti come un capolavoro e un cult, posso affermare che le uniche cose che non mi hanno deluso, dopo esser state a lungo celebrate, sono state il sesso e Drive.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine