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Una settimana di “Vergognamoci per lui” (44)

Creato il 24 ottobre 2011 da Zamax

Un giorno di gogna non fa male a nessuno. Come dicono i filosofi più in gamba, è tutta esperienza. Su GIORNALETTISMO.COM

 

L’INDIGNATO NON VIOLENTO 17/10/2011

Che però, se incontra Pannella per strada, gli dà del venduto, dello stronzo, del pezzo di merda; amico di Craxi, dei mafiosi, dei corrotti; e gli chiede quanti soldi ha preso dal Caimano; ed infine, gli sputa addosso. Insomma, lo tratta come un infedele. Ed è giusto: la sua è una religione, di quelle che non perdonano.

 

FERRUCCIO DE BORTOLI 18/10/2011

Non per la sua zuccherosa predica ai cattolici. Quella sbobba stomachevole si condanna da sé. Ma per lo straordinario incipit: “Il Paese ha bisogno dei cattolici. La ricostruzione civile e morale non sarà possibile senza un loro diverso e rinnovato impegno politico”. Vi si sente l’eco di parole un giorno pronunciate da De Gasperi: “Noi vi chiediamo di combattere per la nostra ricostruzione morale e civile”; ma correva l’anno di grazia 1944 e stavano nel suo primo discorso dopo la liberazione di Roma da parte degli Alleati. Forse che Ferruccio è andato fuori di testa e s’immagina di parlare dall’alto della montagnetta dei detriti di un palazzo distrutto dai bombardamenti? No, succede che per la parte più disgraziata degli intellettuali di casa nostra, Mussolini compreso, lo Stivale è sempre alla vigilia di una rinascita o alla fine di un’epoca di decomposizione. Anche se lui non è della razza esaltata che detta la linea. Lui è di quella che, un passetto alla volta, con molta buona creanza, si adegua a tutte le corbellerie.

 

BERSANI & FRANCESCHINI 18/10/2011

Pier Luigi Bersani alla vigilia del voto: “liberate il Molise e noi libereremo l’Italia”. Dario Franceschini dopo l’esito del voto: “Per un pugno di voti in Molise vince il candidato di destra, inquisito, grazie ai voti di Grillo, tolti al centrosinistra”. La liberazione, e gli inquisiti: il Molise andava liberato dai malfattori. Di questa droga non sanno proprio farne a meno. Quand’è che finalmente rinsaviranno? Quando si beccheranno in fronte l’estintore lanciato da un liberatore?

 

GIORGIO NAPOLITANO 18/10/2011

Ohibò! Per il presidente della repubblica servono “impellenti scelte di riforma strutturale e di stimolo alla crescita”. Stendiamo un velo pietoso sul Viagra contro l’impotenza economica. Ma le riforme! Strutturali! Impellenti! Parrebbe un invito a fare quello che si deve fare, a varcare il Rubicone, a recidere il nodo gordiano, a non guardare in faccia nessuno! Errore: bisogna invece che tutti ci mettano il becco. Ci vuole la massima coesione nel mondo dell’impresa e del lavoro. Occorre che tutte le forze politiche facciano la loro parte. E qui purtroppo il presidente non può non “constatare che le condizioni politiche per questa più larga condivisione non si sono finora verificate”. Ma intanto possiamo ben dire che lui ha recitato la sua parte con cerchiobottistica perfezione. Seguano gli altri attori il suo esempio e vedrete, vedrete di quali miracolose riforme verranno a capo!

 

NAOMI WOLF 19/10/2011

Invitata ad una serata organizzata dall’Huffington Post agli Skylight Studios di Manhattan, davanti ai quali una cinquantina di dimostranti targati OWS facevano cagnara usando illegalmente un megafono, almeno secondo un bravo poliziotto tutto d’un pezzo – quel bravo poliziotto che è nei sogni di tutti noi Sallusti d’Italia – la scrittrice ha avuto un colpo di genio: si è fatta arrestare davanti alle telecamere. Si è messa in mezzo contestando il bravo poliziotto; non tanto bravo però da avere la presenza di spirito di resistere alla diabolica petulanza femminile: alla fine ha ceduto, e così, sprizzando soddisfazione da tutti i pori, Naomi ha potuto esibire sugli schermi di tutto il mondo, facendo schiattare d’invidia tutte le sue nemiche ma soprattutto tutte le sue carissime amiche, uno splendido paio di manette ai polsi.


Filed under: Giornalettismo, Umorismo Tagged: Dario Franceschini, Ferruccio De Bortoli, Indignados, Naomi Wolf, Pier Luigi Bersani, Vergognamoci per lui

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