Pubblicato da fabrizio centofanti su dicembre 1, 2011
da qui
Una volta hai pensato che l’amore
non fosse una candela che bruciasse
all’infinito, come
la bocca di Dio, capace di fare
dei discorsi senza capo né coda
eppure così belli, se ho capito.
L’amore ha parole molto strane,
e gesti che si perdono nel tempo
materiale ma vivi
nell’eternità, che tutto raduna.
Non lasciarmi morire questa sera:
lo sai che aspetto un bacio
dalla parte nascosta della luna,
dal rovescio della foglia, dal contro
canto dell’uccello, dal desiderio
che ho di rivelare che l’amore
è candela che brucia all’infinito,
bocca di Dio che parla come viene,
miracolosamente
salva dal tempo morto, dalle ore
che ignorano l’invito.