Ci sono dei luoghi che restano senza tempo, immutati, preservati dallo scorrere degli eventi. Tutto cambia, si evolve, cresce, ma certe cose restano inamovibili, non appassiscono. Concord è una piccola cittadina nei pressi di Boston, nel Massachusetts, con meno di ventimila abitanti, ma la si può considerare uno straordinario concentrato di storia e letteratura.
Il primo movimento letterario interamente americano è nato proprio qui e da queste parti vide il suo inizio anche la Rivoluzione Americana. Un viaggio a Concord, sulla sponda occidentale del possente Hudson, lo si fa di solito in combinazione con una visita alla vicina Lexington, entrambi luoghi mitici delle battaglie che aprirono il conflitto armato tra il Regno di Gran Bretagna e le sue tredici colonie ribelli. E proprio a Concord sorge lo Sleepy Hollow Cemetery, poco lontano della principale rotatoria del centro storico di Concord sulla Bedford Road. È più di un semplice cimitero. È un bellissimo parco con colline e valli in cui andare a rilassarsi per godere della pace e della tranquillità della natura.
Progettato nel 1855 dai noti architetti paesaggisti Cleveland e Copeland, il cimitero è in uso da allora e, dato che Concord ebbe tra i suoi abitanti numerosi giganti della letteratura americana, molti dei quali scrissero qui le loro migliori opere, questi vi rimasero talmente bene che decisero di rimanerci anche dopo esser passati a miglior vita. Tra gli amici di questo speciale “club del libro” c’erano Nathaniel Hawthorne, Louisa May Alcott, Ralph Waldo Emerson, Henry David Thoreau e Washington Irving, che scrisse La leggenda di Sleepy Hollow, un racconto che è un classico della letteratura americana da cui Tim Burton nel 1999 trasse un film. Concord ha salvaguardato quasi intatti i luoghi della guerra d’indipendenza americana e allo stesso modo ha voluto conservare il suo passato letterario. Mai come a Sleepy Hollow vale l’aforisma di Georges Clémenceau che recita: “i cimiteri sono pieni di persone indispensabili”. Sleepy Hollow continua a offrire spunti di storie non raccontate. Come quella di Henry David Thoreau, che non si sposò mai ed è sepolto in un terreno di famiglia assieme ai genitori e ai fratelli, allo stesso modo di Louis May Alcott. Entrambi hanno pietre tombali modeste, ma a loro modo emozionanti. Nathaniel Hawthorne, invece, si trova vicino alla moglie e alla figlia, riesumate e fatte arrivare diversi anni dopo dall’Inghilterra.
Colpisce per la sua semplicità la pietra tombale di Ralph Waldo Emerson che è un pezzo ruvido di granito rosa. Tutti riposano all’ombra di una vegetazione rimasta sempre originaria e mai sostituita con arbusti ornamentali come accade di solito: piante selvatiche come caprifogli, lamponi, muschio naturale, radici di alberi di pino rendono speciale un luogo che sembra molto più un parco che non un cimitero.
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