Ultimamente mi sta capitando di sentire delle vere e proprie lamentele da parte di persone, uomini e donne, le quali dicono che a volte siamo esagerate nelle nostre continue denunce, sento dire la classica frase “i problemi seri sono altri”o vedo gente arrabbiata perché queste “nazi-femministe” pensano che gli uomini siano tutti nello stesso calderone di arrapati,maniaci e chi più ne ha ne metta!
Con questo articolo vorrei rispondere a tutte quelle persone che ultimamente hanno detto che questo è un blog che parla male dell’uomo facendolo figurare come una sorta di carnefice.
Io , come più volte ho scritto, credo che entrambi i generi siano vittima di una società profondamente sessista, la quale spesso ci cuce addosso dei ruoli che non ci appartengono : l’uomo perennemente arrapato o violento, la donna-oggetto sempre pronta a soddisfare il suo uomo o vista come un’indiscussa regina della casa, ecc..
Voi uomini siete vittime del sessismo quanto noi donne per due, secondo me, semplici motivi:
1) Qualunque pubblicità che abbia come protagonista una donna-oggetto è destinata a qualcuno, questo qualcuno siete voi, che venite visti dai pubblicitari come se foste alla continua ricerca di sesso in questo mondo pullulante di esseri femminili pronte all’uso.
2) Esistono pubblicità ,come quelle che vi propongo di seguito, che vi appiccicano addosso la fama (?) dell’ arrapato.
La NonFango è una ditta che produce valigie per moto, e non ha trovato miglior alternativa che pubblicizzare il suo prodotto se non con un uomo visibilmente eccitato.
Oggetto della sua visibile erezione? Una valigia (oggetto inanimato di genere femminile) molto ma molto bella (come suggerisce lo slogan nel manifesto).
Per questa ditta non importa che l’essere femminile sia fatto di plastica o di carne, basta che sia femmina(all’uomo va bene qualunque cosa pur di soddisfare le sue voglie), a differenza invece dell’ osteria qui sotto, la quale ci tiene a specificare che i suoi clienti finali debbano essere “amanti della carne”:
La donna è ridotta ad un pezzo di carne (come ci suggerisce lo slogan stesso), l’uomo l’abbraccia e la bacia con amore, ma si sarà reso conto che è una mucca?
Quindi ormai non vale neanche più la frase “basta che respiri”, perché secondo i pubblicitari il piacere ,voi uomini, lo trovate nel guardare anche una valigia.
Quindi, oltre allo svilimento della figura della donna, che come al solito passa da oggetto a pezzo di carne, sono presenti anche questi messaggi dannosi per tutti!
Abbiamo esempi di questo genere ogni giorno,ora,minuto…ormai siamo così abituati da non farci più neanche caso.
Lo stereotipo dell’uomo violento non lo ha creato nessuna donna “nazi-femminista”, bensì la società con i suoi continui bombardamenti mediatici, le seguenti pubblicità rappresentano un esempio di quanto ho scritto:
trattata da Mandarinameccanica qui.
trattate entrambe da me qui.
Perciò, alla luce di tutto ciò, è inutile nascondersi dietro un dito affermando che la società nella quale viviamo non sia una società profondamente maschilista, volendo mettere per un attimo da parte le continue pubblicità le quali ci voglio belle , mute e nude, non facciamo di certo fatica a trovare altri esempi: noi donne siamo sempre state discriminante in tutti gli ambiti, basti pensare che non potevamo neanche votare, abbiamo sempre dovuto lottare per i nostri diritti e questa lotta continua ancora.
è la società che rappresenta l’uomo come un violento.
Anche se i numeri sulle continue violenze che vedono come protagoniste donne sono dati reali, non sono vaneggiamenti. Un esempio? In pochissimo tempo abbiamo tristemente collezionato tre nomi alla lista delle morte-ammazzate : Sarah, Yara, Melania… non passa giorno che non guardo un tg e non sento notizie che riguardano violenze,stupri e morti di donne.
Che la violenza riguardi tutti è anche questo un dato di fatto ma nessuno qui vuole mantenere un primato.
È la società che è malata, e pubblicità come quelle che vi ho ora proposto, o come quelle che sempre in questo blog analizziamo e denunciamo, non le fanno bene, poiché vanno a creare degli stereotipi(sia maschili che femminili) i quali sono difficili da smantellare, vanno a fomentare delle giovani menti, fanno diventare lecita una tirata di capelli o uno schiaffo, inculcano dei falsi miti e degli “standard” da seguire che non sono a mio parere giusti.
Chi fa violenza nelle pubblicità è spesso l’uomo.
Perciò, UOMINI RIBELLATEVI, ma non contro le fantomatiche nazi-femministe, bensì contro la società che vi cuce addosso degli stereotipi che comunque vi stanno scomodi poiché siete i primi a lamentare e negare.
Tutti siamo vittima del sessismo, non è prerogativa di nessuno, probabilmente noi donne lo viviamo di più a causa delle continue e svilenti pubblicità che ci rappresentano come delle donne oggetto, nomea che comunque non ci abbandona neanche in ambito sportivo,televisivo ecc…
La pubblicità sessista offende e lede la dignità di tutti!
Le foto dell’osteria e delle valigie nonfango sono state reperite su facebook dal gruppo che trovate qui.
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