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Valeria Straneo: campionessa nello sport e nella vita

Da Acomealice @Acomealice

Per i lettori di A come Alice, un’ intervista a Valeria Straneo, la campionessa italiana di maratona che ha regalato agli appassionati di sport (e non) un 2013 carico di successi e di grandi emozioni.

Valeria StraneoValeria Straneo

Per chi ancora non lo sapesse (lo crediamo abbastanza improbabile), Valeria ha conquistato, solo quest’anno, una medaglia d’argento ai campionati mondiali di atletica e un più recente quinto posto alla maratona di New York. Conosciamo meglio Valeria, un’atleta che prima di tutto è donna e madre di due splendidi bambini.. Cerchiamo di scoprire qualche dettaglio della sua “nuova” vita!

Benvenuta su A come Alice! Dunque: atleta, moglie e mamma. E’ difficile, ora che la tua popolarità è aumentata e con lei anche i tuoi impegni, conciliare tutti questi ruoli?

Ho la fortuna di essere aiutata e supportata da mio marito e dai nonni, senza di loro sarebbe tutto molto più difficile. Cerco di non prendermi troppi impegni “extra-corsa” proprio x non togliere tempo prezioso alla mia famiglia. Cerco di organizzare i miei impegni in modo da essere libera il pomeriggio, facendo i 2 allenamenti giornalieri entro le 16.30, orario in cui Leo e Ari escono da scuola e dedico loro il resto della giornata.

Ti abbiamo seguita nelle tue interviste in televisione e alla radio; in quasi tutte è immancabile, da parte dei giornalisti, la domanda riguardante la sferocitosi, la patologia con la quale devi convivere da sempre (la sferocitosi è una disfunzione ereditaria dei globuli rossi, che compromette anche la milza facendola ingrossare creando non pochi fastidi n.d.r.). Dopo l’operazione di asportazione della milza che hai avuto nel 2010, il rapporto con il tuo corpo è cambiato?

Trovo normale che mi si chieda sempre di parlare della sferocitosi. E’ una disfunzione che ho dalla nascita e che mi ha ostacolato parecchio da un punto di vista agonistico. C’è curiosità intorno alla mia storia, lo posso capire e spiego volentieri cosa mi è successo. Da quando ho tolto la milza, cioè la causa della distruzione dei globuli rossi, sono rinata. La grande differenza non la trovo nella vita di tutti i gg ma durante gli allenamenti: ho più energia, non ho più quella stanchezza pazzesca che sentivo qualche anno fa mentre correvo e recupero. Il rapporto col mio corpo non è cambiato, lo “sfrutto” più di prima e rendo il doppio!

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Insieme a parte del suo team: gli osteopati dello studio Osteowellness e la sua allenatrice storica Beatrice Brossa

Hai detto di correre circa 200 km. a settimana. Come si svolgono i tuoi allenamenti? Esclusivamente all’aria aperta oppure hai degli appuntamenti fissi anche con la palestra?

Non tutti i periodi dell’anno corro 200 km a settimana. Solo quando sono in raduno e in fase di maggior carico e posso dedicare tutto il mio tempo agli allenamenti. Personalmente oltre alla corsa curo molto il potenziamento, lo streching e gli esercizi di propriocettività, quindi vado anche in palestra almeno una volta alla settimana.

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Durante la maratona dei mondiali di Mosca 2013

Come sono i tuoi rapporti con le altre atlete italiane con cui gareggi di solito? E’ facile mantenere rapporti di amicizia al di fuori della competizione?

Ho delle grandi amicizie nel mondo dell’atletica, persone con cui mi trovo anche al di fuori della competizione.  In genere ho un buon rapporto con tutti, anche se con alcune persone è più difficile.

Valeria esultante insieme alla collega Emma Quaglia
Esultante a fine gara, insieme alla collega Emma Quaglia

Quando sei prossima ad una competizione, come la vivi? Ti svegli in preda al panico, nel cuore della notte, oppure dormi come un agnellino

Non sono una persona che soffre la competizione, di solito sono piuttosto tranquilla, non mi stresso e non mi faccio prendere dalla paura, la vivo bene. Mi piace molto gareggiare e quindi non patisco la vigilia. Certo, ci sono alcune gare che sento di più di altre, come per esempio la maratona di Rotterdam nel 2012. In quell’occasione mi giocavo un posto alle Olimpiadi, c’era tanto in ballo e avevo solo quella possibilità, mi sono resa conto che mi giocavo tutto lì. La notte prima della gara non ho quasi dormito. Ma non mi è più successo, neppure per le Olimpiadi o per i Mondiali.

Visto che ormai siamo quasi alla fine di questo 2013, quali sono i tuoi programmi sportivi per il prossimo anno?

Sicuramente l’obiettivo principale x il 2014 sono gli Europei di maratona a Zurigo il 16 agosto. Prima di allora non so ancora come programmerò la prima parte della stagione, penso che gareggerò ai Mondiali di mezza maratona a marzo.

Cosa si prova a svegliarsi il mattino dopo una importante vittoria? Sto pensando a quella mattina dello scorso agosto, dopo il secondo posto ai Mondiali di Mosca…

Ah se me la ricordo quella mattina!!! non ho praticamente dormito quella notte x l’emozione e la gioia, non riuscivo a capacitarmi di quello che era successo. E’ stato davvero un risultato importante per me. Quando ho appoggiato i piedi giù dal letto avevo un gran male alle vesciche che mi si erano formate x il gran caldo del giorno prima…quindi mi sono curata quelle…e poi sono andata a correre 20′!!!

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Con il tricolore, subito dopo la conquista della medaglia d’agento

Cosa ti piace fare con la tua famiglia quando non ti alleni?

Di solito ci mettiamo d’accordo con amici e ci troviamo tutti insieme a pranzo/cena a casa di qualcuno, o si va in giro per far divertire i bambini, in qualche parco di divertimenti, piscine, gonfiabili….

A come Alice è il magazine delle idee, ma molti dei nostri lettori ci seguono per le nostre “dritte” per organizzare feste o per le nostre ricette. Da mamma, hai una ricetta veloce che ti piace fare ai tuoi bimbi e che vuoi suggerire ai nostri lettori?

Tutte le ricette che faccio sono velocissime, sane e…mangiabili!!! Mangiano molto volentieri le polpette o la crema di zucca.

Per le polpette occorre una manciata di carne tritata magra di manzo, una robiola, un uovo, un po’ di spinaci e parmigiano. Faccio un bel pastone con tutti gli ingredienti e poi faccio piccole palline che passo nel pangrattato e faccio cuocere in una pentola con pochissimo olio e a fuoco lento x circa 25′.

Crema di zucca, faccio bollire mezza zucca senza buccia con 1 patata in acqua salata, frullo tutto col minipimer e poi aggiungo il formaggio Philadelphia e l’olio extravergine di oliva.

Ringraziamo Valeria e le facciamo un enorme in bocca al lupo per la sua carriera sportiva, ma anche per quella di moglie e mamma di Arianna e Leonardo.

Immagini gentilmente fornite dalla stessa Valeria e da Osteowellness


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