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Varici arti inferiori e cellulite

Creato il 03 maggio 2012 da Euplio
Varici arti inferiori e cellulite

Varici arti inferiori e cellulite

Varici arti inferiori

Cellulite

Ciao,

Sicuramente ti starai chiedendo perchè sto dedicando un po di tempo all’argomento “cellulite”.

E’ presto detto…

  1. Perchè molte amiche lettrici hanno espressamente richiesto nel sondaggio, che ho proposto alcuni giorni fa, di avere informazioni più dettagliate sulla cellulite
  2. Perchè vi è una correlazione tra la comparsa delle varici e la presenza della cellulite

Cercherò di essere quanto più chiaro possibile usando quindi un linguaggio comprensibile a tutti  e di fare un’attenta disamina  sui trattamenti  che oggi vengono usati per prevenire e curare la cellulite.

Le cause della cellulite

La cellulite, il cui nome in medicina è “panniculopatia edemato-fibro-sclerotica”, è provocata da un’alterata funzionalità del microcircolo che porta ad un accumulo di liquido negli spazi che si trovano fra le cellule adipose.

La cellulite quindi è una vera patologia che interessa l’ipoderma, un tessuto che si trova subito sotto il derma e che è prevalentemente formato da tessuto adiposo.

La cellulite dipende da diverse cause che possono essere distinte in:

  • Primarie: sono legate al sesso, alla razza e alla familiarità. La donna cosiddetta “mediterranea” , è un tipo morfologico, detto “ginoide”, in cui gli ormoni femminili, gli estrogeni, si accumulano su recettori specifici, dando luogo ad un accumulo di grasso in eccesso a livello della parte bassa del corpo, principalmente a livello delle cosce, dei glutei e dei fianchi. Di conseguenza, si ha anche un aumento della ritenzione idrica e della stasi circolatoria, quest’ultima, in alcuni casi, molto grave. Anche la familiarità di alcune patologie, come per esempio l’insufficienza venosa e linfatica con conseguente fragilità capillare, possono essere considerati fattori primari, in quanto queste sono, purtroppo, l’anticamera della cellulite.

Visita quest’altro articolo che ho scritto per ottenere più informazioni sulle varici

  • Secondarie: dipendono principalmente da alcune patologie o dall’assunzione di particolari farmaci. E’ risaputo che la cellulite risente molto del ciclo femminile, infatti la ritenzione idrica, è più evidente nella donna, nel peridodo che precede il ciclo mestruale, detto pre-mestruale, ed in gravidanza. Infatti durante la gravidanza il livello di estrogeni sale, con conseguente aumento dell’appetito, con un miglioramento del tono dell’umore, e con un accumulo di liquidi nei tessuti, inoltre il feto man mano che aumenta di volume, preme sui vasi, aggravando una situazione circolatoria, con segni di stasi venosa e linfatica.

Visita quest’altro articolo che ho scritto per ottenere più informazioni sulle varici e la gravidanza

  • Aggravanti: come per esempio la vita sedentaria, quindi facilmente eliminabili adottando delle abitudini di vita diverse. Infatti una muscolatura ipotonica dovuta sia ad una vita sedentaria sia ad un dimagrimento molto rapido, da luogo alla comparsa di cellulite. Il movimento aiuta a mantenere la muscolatura del corpo tonica, mantiene la circolazione sempre efficiente, quindi prevenendo la stasi circolatoria,  ed aiuta il metabolismo a distruggere i grassi in eccesso. Anche una dieta alimentare sbagliata con introduzione eccessiva di calorie, quindi di cibi ricchi di grassi e di sale, favorisce l’accumulo di grasso localizzato e la ritenzione idrica. Essa, tra l’altro, da luogo anche ad un’intossicazione generale dell’organismo, con conseguente accumulo, anche in questo caso, di grasso, non solo però nella parte bassa del corpo, dove la cellulite normalmente è più evidente e quindi si accumula, ma anche a livello del fegato, che va incontro a “steatosi” che a lungo andare porta ad una insufficienza epatica. Anche una postura sbagliata aggrava il quadro clinico, infatti stare molte ore seduti dietro una scrivania porta ad un rallentamento della circolazione venosa in quanto la sedia va a comprimere i vasi, situazione che viene aggravata maggiormente quando il soggetto tiene le gambe accavallate. Anche trascorrere molto tempo in piedi complica il quadro clinico in quanto il sangue fa più fatica a risalire dagli arti inferiori, dando luogo quindi, anche in questo caso a stasi del circolo venoso. La postura errata può anche essere dovuta a difetti dei piedi, come nel caso di piede piatto e di piede cavo, ed anche in questo caso, può aversi un’insufficienza del microcircolo con conseguente formazione di cellulite. Altra regola da seguire è quella di evitare un abbigliamento restrittivo, infatti abiti e biancheria attillati comprimono i vasi. Le scarpe molto strette o con il tacco oltre i 5 centimetri, ostacolano il ritorno venoso e linfatico impedendo quindi il funzionamento della pompa venosa che si trova sotto i nostri piedi e che ha un ruolo importantissimo, infatti sotto la pianta dei piedi esiste un reticolo venoso molro delicato che viene sollecitato quando noi camminiamo o operiamo una pressione sui nostri piedi e che imprime al sangue una spinta verso l’alto impedendo quindi il ristagno nella parte più declive del corpo. Lo stress ed il fumo favoriscono la cellulite, infatti lo stress influisce dando luogo ad un aumento dei cosiddetti ormoni dello stress, mentre il fumo a causa dell’azione vasocostrittrice e per la sua capacità di aumentare i radicali liberi, che come sappiamo, sono delle sostanze dannose per il microcircolo ed anche accellerano i processi di invecchiamneto delle cellule e degli organi del nostro organismo.

Visita quest’altro articolo che ho scritto per ottenere più informazioni sulla sana alimentazione

Evoluzione clinica della cellulite

Prima di intervenire con la cura ed iniziare i trattamenti anticellulite, di cui oggi tanto si parla, bisogna fare un’attenta diagnosi, in quanto la cellulite non deve essere considerata solo un problema estetico, ma soprattutto una vera e propria patologia e come tale, pertanto, deve essere trattata.

Essendo quindi una patologia del microcircolo, è logico, che prima si interviene, migliori saranno i risultati terapeutici.

La cellulite o Panniculopatia edemato-fibro-sclerotica, ricordiamoci sempre, è una patologia, che se non curata, evolve in quadri clinici diversi.

Con questo difficile nome viene indicata la classificazione della cellulite in vari stadi, infatti segui con attenzione:

  • Primo stadio: è lo stadio della cellulite edematosa (panniculopatia edemato), quindi si ha la presenza di un gonfiore agli arti inferiori dovuto alla ritenzione idrica, cioè al ristagno di liquidi nei tessuti, e di un leggero accumulo di grasso nelle cellule. I soggetti iniziano ad avvertire una sensazione di pesentezza agli arti inferiori. Questo stadio è molto difficile riconoscerlo con la sola ispezione della parte, quindi ad occhio nudo
  • Secondo stadio: è lo stadio della cellulite fibrosa (panniculopatia fibro), in cui le cellule di grasso, a causa della ritenzione idrica, quindi del cattivo drenaggio e della ossigenazione insufficiente, iniziano a rimanere imbrigliate nei tessuti circostanti, ed inizia quindi la fibrosi con formazione di piccoli noduli che se non curati, evolvono sicuramente nello stadio successivo che è caratterizzato dalla formazione di noduli più grandi e molto duri. L’epidermide assume il cosiddetto aspetto a “buccia di arancia”, quando viene pizzicata la parte con le dita. In questo stadio spesso sono presenti dei capillari dilatati, di colore rosaceo e spesso di forma ramificata: sono le “teleangectasie”.
  • Terzo e Quarto stadio: è lo stadio della cellulite che va incontro a sclerosi (panniculopatia sclerotica). In questo stadio vi è un grave rallentamento del flusso del sangue venoso che si accompagna anche ad un rallentamento del circolo linfatico. I tessuti sottostanti al tatto sono induriti (sclerosi), anche il numero delle teleangectasie, in questo stadio sempre presenti, aumenta, e compaino anche degli ematomi, dovuti ad una fragilità capillare. In questo stadio la pelle non è più levigata, ma presenta il caratteristico aspetto a “materasso”, è fredda al tatto per l’insufficienza circolatora e linfatica più o meno grave, il soggetto inoltre presenta dolore anche con una modesta pressione: siamo purtoppo arrivati alla cellulite più difficile da trattare.

Leggi l’e-book che ho scritto per avere maggiori informazioni sulla prevenzione e la cura delle varici e delle gambe stanche

Bene…

spero di essere stato esaustivo per tutte quelle care amiche che mi hanno richiesto esplicitamente di parlare della cellulite…

Vi do appuntamento al prossimo articolo per la continuazione…

Un caro saluto

Euplio

P.S.: sei benvenuto/a a lasciare un commento o una domanda nell’apposito Form alla fine dell’articolo


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