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Vela - Louis Vouitton - PARTENZA IN SALITA PER IL TEAM AZZURRA

Creato il 23 maggio 2010 da Andrea
Vela - Louis Vouitton - PARTENZA IN SALITA PER IL TEAM AZZURRA22/5/10 - Inizio difficile per il team Azzurra nella giornata inaugurale del Louis Vuitton Trophy che oggi ha preso il via a La Maddalena, in Sardegna, e proseguirà fino al 6 giugno. Azzurra, portacolori dello Yacht Club Costa Smeralda, è stata sconfitta da Mascalzone Latino Audi Team, Challenger della 34esima Coppa America e una delle tre squadre battenti bandiera italiana in gara con il fuoriclasse neozelandese Gavin Brady al timone. Le regate sono partite con un ritardo di circa 45 minuti a causa del vento che ha faticato a stabilizzarsi sul campo di regata. Azzurra è incappata in una penalità per essere entrata in anticipo nel box di pre-partenza e Mascalzone Latino ha potuto assumere subito il comando della regata, che si è svolta in condizioni di vento leggero intorno a 6-7 nodi. Alla prima boa di bolina Azzurra ha registrato uno svantaggio di circa 30 secondi e nel corso della prima poppa è riuscita a guadagnare un po’ di terreno. Nella seconda e ultima bolina, le due barche si sono dirette verso gli estremi opposti del campo di regata, navigando con una separazione laterale di oltre un chilometro. A metà bolina, pareva che Azzurra avesse assunto il comando del match sfruttando un salto di vento favorevole, ma quando le due barche si sono finalmente incrociate, Mascalzone era nuovamente in testa. Con il vento ormai calato a 2 o 3 nodi, è stato impossibile per Francesco Bruni e il suo equipaggio recuperare il distacco di oltre 70 metri, nonostante abili mosse tattiche e ottime manovre.Ospite a bordo di Azzurra come 18esimo uomo, Giovanni Maspero, Team Principal del team Azzurra.Francesco Bruni, skipper e timoniere di Azzurra, ha dichiarato: “Non è stato certo il modo migliore per iniziare questa serie, ma il match è stato aperto dall’inizio alla fine, questa è la cosa più importante. Il bilancio della giornata è comunque più positivo che negativo e ne trarremo un insegnamento importante. Peccato per il punto perso, ma non è la fine del mondo e Tommaso [Chieffi, ndr], l’afterguard e tutti i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro, hanno reagito benissimo in tutte le situazioni mantenendo sempre la calma. In pre-partenza abbiamo creduto un po’ troppo negli strumenti che ci davano in ritardo sull’entrata. Hanno bisogno ovviamente di calibrazione, di solito vengono controllati con l’occhio, in quel momento non l’abbiamo fatto: un po’ errore umano un po’ errore della macchina. La penalità di per sé non è tanto importante quanto il fatto che psicologicamente ti fa partire un po’ in affanno. Poi Brady si è preso un grosso rischio facendosi agganciare da noi da dietro, gli umpire hanno applicato due volte il verde e questo fa parte del gioco, se avessero preso una decisione diversa, l’esito della partenza sarebbe stato molto differente. Bravo l’equipaggio di Mascalzone Latino che ha fatto un ottimo lavoro.”


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