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Venerdi’ sciopero di 4 ore alla sevel.

Creato il 15 luglio 2010 da Sansalvoinpiazza

Sale la paura alla Sevel di Lanciano dopo quello che è stato ribattezzato il “ricatto di Pomigliano” ma anche dopo i tre licenziamenti di delegati e lavoratori iscritti alla Fiom degli stabilimenti di Melfi e Mirafiori. “Il rischio”, commentano le Rsu Fiom Sevel, “è che anche da noi si possa verificare tale situazione”. Martedì mattina, ad un giovane impiegato delegato sindacale a Mirafiori è stata recapitata una lettera di licenziamento con la motivazione della rottura del rapporto di fiducia. Inoltre, a Melfi l’Azienda rifiuta di ritirare il provvedimento di sospensione a due delegati sindacali e ad un lavoratore, con la minaccia di passare nelle prossime ore al loro licenziamento.
La Fiat considera inaccettabile che i delegati possano informare i lavoratori e contestino con lo sciopero gli aumenti dei carichi di lavoro, come è accaduto a Melfi e come, ormai da mesi sta accadendo in Sevel dove, con 1400 persone in meno si fanno gli stessi furgoni, o quasi, di quelli prodotti nel 2008. “Se qualcuno avesse ancora dubbi”, dicono i sindacati, “Pomigliano non è un caso isolato. E’ una precisa scelta della Fiat che pensa di usare la crisi per imporre in tutti gli stabilimenti del Gruppo una logica autoritaria e antisindacale, cancellando non solo il Contratto nazionale, ma soprattutto il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a contrattare collettivamente la loro condizione lavorativa”. Inoltre la Fiat starebbe pensando di tagliare ulteriormente il salario dei lavoratori, “già falcidiato dalla ricorso alla cassa integrazione, rendendo incerta l’erogazione del saldo del Premio di Risultato, che in ogni caso sarà inferiore a quanto corrisposto nel 2008 e nel 2009”. Per tutto questo la Fiom-Cgil annuncia che “ricorrerà a tutti gli strumenti giuridici di tutela dei diritti dei delegati e dei lavoratori” e proclama 4 ore di sciopero generale nel Gruppo Fiat per venerdì 16 luglio 2010. “Chiediamo alla Fiat”, dicono le Rsu, “di ritirare i licenziamenti ed i provvedimenti di sospensione e di rispettare gli accordi aziendali in vigore nel Gruppo stipulati unitariamente per la tutela del salario ed il controllo sulla organizzazione del lavoro”.


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