Da Brunico in Val Pusteria a piazza San Marco a Venezia, i separatisti altoatesini chiedono sempre più con forza la separazione dell’Alto Adige dall’Italia.
Eva Klotz, è una politica appartenente alla comunità germanofona dell’Alto Adige (lintraprendente.it)
La provincia di Bolzano, che i secessionisti chiamano il Sudtirolo, da sempre è teatro di momenti di rivendicazioni territoriali ma quest’anno la voglia di lasciare il Bel Paese sembra essere ancor più forte. Nel giorno della Liberazione, un gruppo di altoatesini del movimento popolare di Suedtiroler Freiheit, il partito della “pasionaria” Eva Klotz, si è dato appuntamento con i colleghi indipendentisti di Veneto e Trentino.
In piazza San Marco, in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono di Venezia, alcune centinaia di militanti si sono ritrovati sotto le bandiere del Leone alato per dimostrare la loro voglia di separazione. Per l’occasione sono state prodotte magliette con la scritta “South Tyrol & Veneto are not Italy”. A Brunico, centro della Val Pusteria, un giovane candidato ad entrare in consiglio comunale, Matthias Hofer, si è fatto fotografare sotto il monumento all’Alpino da sempre oggetto di atti vandalici, da imbrattamenti e veri e propri danneggiamenti.
Sul sito di Suedtiroler Freiheit, oltre a definire il monumento un “relitto fascista”, ha scritto: “ma quale festa della liberazione, il Sudtirolo e Brunico stanno ancora aspettano di essere liberati”. Desiderio sempre più forte anche in occasione dell’assemblea annuale degli Schuetzen tenutasi a Bolzano. Il comandante dei circa cinquemila cappelli piumati presenti in Alto Adige ha ribadito che “mai come in questo periodo chiediamo con forza il distacco da Roma che parla solo di nuovi tagli e ci chiede continuamente sacrifici. L’unica cosa da fare è distaccarsi.”
(agi.it)