E’ strano e significativo come ancora oggi una brillante commedia degli equivoci, condita di incomprensioni e un po’ di sano slapstick, possa divertire un pubblico esigente ed eterogeneo. Bogdanovich ne è perfettamente cosciente e con She’s funny that way tira fuori dal cilindro una carinissima comedy che stupisce per brio e semplicità. Un intreccio di personaggi che non dovrebbero mai incontrarsi puntualmente si incontra nel posto “giusto” al momento sbagliato. Ne segue una girandola di situazioni dotate di sottile (auto)ironia e vena esilarante.
Bogdanovich dirige She’s funny that way con allegria e senza perdere colpi, aiutato da una colonna sonora tambureggiante che spinge e sospinge continuamente la vicenda, tenendo alto il gradimento. E si avvale di un cast di prim’ordine, in cui spiccano un ispirato Owen Wilson e una Jennifer Aniston precisa e sopra le righe.
She’s funny that way ricorda il più brillante Woody Allen, quello che abbiamo rivisto in Midnight in Paris e oggi sembra già essersi nuovamente estinto. Bogdanovich vi aggiunge un pizzico di magia, con un touch che solo il citato Lubitsch possedeva. She’s funny that way diverte, distende i nervi, in qualche modo fa bene all’anima e al cinema, strappa risate con intelligenza e mai con volgarità. Insomma, Bogdanovich è un gentleman.
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