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Vergogna e disonore

Creato il 18 novembre 2012 da Diarioelettorale

Vergogna” e “Disonore” sono le parole usate dal sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, in riferimento all’indifferenza ed al cinismo dell’Europa di fronte alla tragedia che giorno per giorno si rappresenta nel mare intorno alla sua isola.
Il sindaco Giusi Nicolini, forse non sapendo più a che santo votarsi si è rivolta a Beppe Grillo, con una lettera di denuncia dell’indifferenza che è calata sulla strage di migranti africani nel loro viaggio verso la terra promessa.

“Sono stata eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore.”

Nemmeno le sepolture sull’isola sono sufficienti ormai. Il sindaco ha così spiegato che ha dovuto chiedere aiuto ai Sindaci della provincia “per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola? Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l’inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce”.

Il sindaco si dice: “indignata dall’assuefazione che sembra avere contagiato tutti, scandalizzata dal silenzio dell’Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra. Sono sempre più convinta che la politica europea sull’immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente. Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è tuttora l’unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare debba essere per l’Europa motivo di vergogna e disonore“.

Ed infine: “Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all’accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all’Europa intera. Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca,come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza”.

La lettera integrale sta qui .


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