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Vernice

Da Pamirilla

 

Vernice

Io sono dotata di un certo intuito, per questo sapevo che me ne sarei pentita.
Allora perché l’ho fatto lo stesso?
Vai a capire.
Non è che mi sia buttata a pesce, un po’ ci ho anche riflettuto.
Troppo poco.
Ho tentennato.
Ma poco.
Ed ora invece di impastare, inventare e sfornare dolci come sarebbe giusto e di certo come sarebbe il caso visto l’avvicinarsi delle feste eccomi a sudare e maledire (me stessa, per lo più) e pregare questa scala traballante che non mi faccia cadere. La mia parte destra imbrattata di vernice lilla, la mia parte sinistra: un unghia rotta, graffi sul braccio ma soprattutto un livido sullo stinco di mezzo metro quadrato.
Si, ritinteggio la camera da letto, perché così com’era mi faceva una tristezza!
Il mantra recita: “Chi me l’ha fatto fare, chi me l’ha fatto fare, chi me l’ha fatto fare……” ed il dubbio atroce che si è incastrato nel mio folle cervelletto è “Ma il rullo…si userà così?” Infatti mi sa che c’è qualcosa di strano perché succhia tutta la vernice in un nanosecondo e per le pareti non ne resta niente, sto facendo una faticaccia boia ….ma chi me l’ha fatto fare???!!!!
Mi sono pentita?
Assolutamente si.
Però chissà magari alla fine viene bene……..
In pausa forzata (dalla schiena che non ne può più) apro il pc e digito “come si verniciano le pareti?” Ahhh, vedi? Uhhh ma guarda, ecco a cosa servivano vaschetta e griglia…non come….e il rullo andava bagnato…ecco….
Intanto la parete lilla, asciugando, sta tornando bianca. Giusto appena appena rosata. Praticamente bianca, dopo tutta questa fatica!
Rimando tutto al giorno dopo e quando mi sveglio e apro gli occhi sulla nuova prospettiva offerta dal letto in inedita posizione dovuta alle circostanze vedo che la parete di fronte, effettivamente, sembra proprio bianca. Le sbavature ed i pezzi troppo in alto, dove non arrivo, sono bianchi di un bianco diverso ma il “diversamente bianco” del resto della parete che ho ottenuto io non ha niente a che vedere con il lilla che avevo in mente e che mi sembrava avere nel secchio di vernice.
Ho un livido anche sul ginocchio. Ecco vedi, i miei lividi sono di un bel violetto, vuoi vedere che invece di pennellare dovevo prendere le pareti a martellate?

La mia infelicità è perfetta, non manca niente.

Se dovesse capitare anche a voi di sentirvi giù, il cuore spezzato, lacrime difficili e tutto il set di umana tristezza andate a tagliarvi i capelli. Comodamente in poltrona, dal parrucchiere, come fanno tutte.
Le pareti della camera da letto, date retta, lasciate perdere!

Come? Noooo….dolci non ne sono rimasti. Faccio colazione con le Gocciole Pavesi.
Poi mi metto a dipingere l’altra parete.
Ormai l’ho stuccata.
Meglio che piangere.

O forse era meglio continuare a piangere comodamente sul divano????


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