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Vestirsi di Ricordi

Da Giammies
Vestirsi di Ricordi
Sono passati dieci lunghi anni dall’ultima volta che vidi quella casa. Un luogo dove l’amore per la Famiglia era veramente qualcosa di unico, e lo si respirava in ogni singolo angolo della casa.
Varcare l’ingresso di quella casa corrisponde ad essere catapultati in un ciclone di ricordi composti da momenti di gioco in quel lungo andito che portava nelle stanze, con i cugini e le sorelle, Natali in quel grande salone e dormite fatte nel lettone di nonna…
Passare in tutte le stanze, e vederle ancora com’erano un tempo, con tutti i libri, lampade, oggetti di arredamento vecchi ma ricchi di storia, e soprattutto, rimanere fermo a fissare la stanza di miei nonni…Pensare di dare uno sguardo negli armadi, che da amante del vintage, e ricordandomi il fantastico gusto di miei nonni, dovevano essere stracolmi di pezzi preziosi, non solo economicamente, ma anche di ricordi…
Apro la parte di Nonno, e l’inconfondibile odore di “Acqua di Parma” fa capolino facendosi largo tra tutti gli abiti, giacche e cappotti. Apro anche quello di Nonna, e da lì “J’Adore” si miscela con quello di Nonno, e così, ancora una volta, Nonno e Nonna si sono uniti…Frugo, guardo cosa c’è di bello, e dall’armadio di Nonno inizio a tirar fuori cravatte…direttamente dagli anni 80 / 70, pezzi di Givenchy, Zegna, Missoni, YSL e via dicendo sono lì ad attendermi…Giacche di Armani…Abiti di Lanvin, un vero paradiso…Ma non è finita lì, per curiosità guardo quello di Nonna…Liolà, Ferragamo, qualche pezzo di Gucci, Fendi e un kimono Chanel…Cosa da uscire pazzi…
Dopo aver preso qualche lieve infarto, vista la mole di roba, vado nella stanza delle scarpe e dei pezzi “eleganti”… La scarpiera pullulava di Bruno Magli, Fratelli Rossetti e tantissimi altri designer…Oltre ciò, la pelliccia di vero bue di mio nonno, che usava quando viveva a Parigi con mio Padre e un mio Zio.
Curiosando in questo stanzone, sopra l’armadio vedo delle scatole anomale nere di forma particolare…Non ci volevo credere…Era proprio quello che credevo? O stavo solamente sognando?
Ed ecco così, che di punto in bianco corro a prendere la scala, e mi precipito a frugare…e…era proprio quello che pensavo…Prendo le scatole tremando…Vado a prendere uno straccio per pulire dalla polvere, e scorgo la scritta che più volevo leggere “BORSALINO”.
Chiamo subito i miei genitori che stavano guardando le cose nel salone…arrivano…e vedo in loro incredulità, anche perché anche mio padre non sapeva l’esistenza di questi cappelli, dato che la zona “pezzi eleganti” era offlimits per i figli…La loro incredulità, era anche ben giustificata perché proprio quest’anno per Natale avevo chiesto proprio il Borsalino, il classico Nero…E così, di punto in bianco, qualche giorno dopo a tale richiesta mi sono trovato d’innanzi non a uno, ma a due.
Loro, ancora increduli, mi dicono subito di prenderli, e di non battere ciglio, ed ovviamente io felice come un bambino a Disneyland, prendo e custodisco gelosamente.
E’ stata una sensazione bellissima trovarli, poiché sembra quasi che, i miei nonni, dal luogo in cui si trovano, mi abbiano mandato un regalo…per quello dentro di me si è mossa tutta questa emozione…
Girovagando per la casa trovo anche pezzi di mobilio fantastici per la mia camera, da una cappelliera, ad un fantastico binomio di poltroncina e tavolino…Insomma…Non che sia un malato di design e abbigliamento…ma è bello poter tener vivo il ricordo di persone che ci hanno reso una famiglia così unita…Soprattutto Indossare un ricordo, vestire i pezzi di mio Nonno e conservare, o esporre, i pezzi di Nonna. La prossima volta, vi farò vedere il resto…per ora, Borsalino, cravatte Givenchy ed occhiali di Valentino Vintage di mia Nonna.
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