Ho chiesto ai miei amici di Facebook: “se dico che Balotelli è un imbecille sono razzista?” Mi hanno risposto di no. È vero, il termine imbecille è offensivo, ma volevo rendere l’idea con un tono forte. Credo che persone come il fenomeno del calcio Balotelli siano estremamente dannose per l’integrazione razziale. Il loro comportamento strafottente, arrogante, presuntuoso e, appunto, da imbecilli coi soldi, è molto più che fastidioso: è odioso. Mi si obietterà che ci sono moltissimi imbecilli bianchi. Vero. Ma quando gli imbecilli bianchi vengono trattati come tali non si imbronciano e non accusano i contestatori di razzismo, non possono farlo.
Gente come Balotelli fa l’effetto “al lupo al lupo” sul concetto di razzismo. Confonde l’idea di discriminazione razziale con la contestazione sacrosante del borioso. E se qualcuno gli grida parole razziste sarebbe una misera minoranza se ci fosse da parte del giocatore un comportamento tollerabile. La spocchia di questa gente, l’egocentrismo, la presunzione di onnipotenza creano atteggiamenti di forte rigetto. Quando poi la difesa si basa sull’accusa di razzismo nei confronti dei denigratori non riusciamo più a distinguere il razzista vero da quello presunto. E quello vero viene giustificato.
Balotelli andrebbe espulso dalla Nazionale di calcio. Non soltanto perché il suo comportamento sul campo e fuori dal campo è troppo spesso censurabile, quanto perché il suo continuo trincerarsi dietro l’accusa di razzismo nei confronti dei suoi contestatori genera razzismo vero, crea tensione, innesca spirali violente. Posto che lo sport dovrebbe dare esempi positivi ma non lo fa, Balotelli va esattamente nella direzione opposta. Sia pure bandiera di una squadra di club, ma un individuo col suo comportamento non può diventare emblema della Nazionale.
Luca Craia
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake