Visto in VHS.
Uno dei film più male interpretati dal pubblico; beh da chi non l’ha mai visto ovviamente. Non è un film d’amore, ma un immenso melodramma in costume.
Tutto in questo film è perfetto.
La fotografia a colori assolutamente all’altezza degli sfondi e delle scenografia. I fondali dipinti che sembrano dei veri e proprio quadri colpiscono per la potenza e l’aria che danno alle scene. Fleming dal canto suo utilizza ogni mezzo per poter sottolineare i personaggi, incastrarli nella fondamentale ambientazione storica e geografica; da urlo l’utilizzo della luce e soprattutto del controluce che ha reso famoso questo film…
Poi ci sono i personaggi; Rossella O'Hara parte con l’essere una ragazzina viziata e finisce con l’essere una donna disposta a tutto pur di ottenere il benessere sociale che la guerra le ha portatoto via; è vero che i suoi scopi sono leciti (non soffrire più la fame, ne lei ne la sua famiglia) ma è disposta ad ogni sotterfugio per poterli ottenere. Rhett Butler è un approfittatore che sfrutta ogni situazione per un vantaggio personale e le uniche buone azioni sono fatte a Rossella solo perché ne è innamorato. Tutti sono dei magnifici stronzi.
Infine la storia è un bildungsroman dove i personaggi imparano ad arrangiarsi senza une vera e propria crescita, ma un continuo tornare al punto di partenza. È una continua distruzione e ricostruzione, mentre i protagonisti girano attorno alle persone sbagliate in preda a sentimenti indirizzati malamente… e poi per l'epoca (anni '30) era un film su uno scottante episodio del recente passato; come fare un film sulla seconda guerra mondiale e la resistenza oggigiorno.
Stupendo. Un film di questa portata non ha eguali nella produzione cinematografica americana.