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Viaggio in Giappone: il Museo Ghibli

Da Nippolandia
Museo Ghibli

Museo Ghibli

Il sesto giorno a Tokyo inizia con una visita al Museo Ghibli, dove qualche giorno prima non eravamo riusciti ad andare perchè qualcuno aveva dimenticato di portare il passaporto. Quando sono stata io a Tokyo, per andare al Museo Ghibli bastava presentarsi in un negozio specializzato che vendeva i biglietti, ma era indispensabile portare il passaporto. Ora forse le cose sono cambiate… alcuni miei amici che ci sono tornati qualche anno dopo, hanno dovuto prenotare la visita dall’Italia. Ad ogni modo, siamo riusciti ad andarci ed è stato meraviglioso. Direi che è una visita fondamentale, soprattutto per chi ama i film d’animazione giapponesi e in particolare quelli del Maestro Hayao Miyazaki. Per arrivare al Museo Ghibli si deve passare attraverso un piccolo parco: si può attraversare a piedi o prendendo una specie di pulmino. Noi abbiamo optato per la seconda possibilità. Il Museo è veramente spettacolare. Il biglietto d’ingresso è un fotogramma originale di un film di Miyazaki. Peccato che all’interno non si possono fare foto. Ci abbiamo passato tutta la mattinata. Dentro ci sono un sacco di tavole disegnate dal maestro e appese ai muri, la “casa” della famiglia orsi, con sedie e letti giganti, l’ufficio di Miyazaki, spazi in cui ti spiegavano come funziona l’animazione (una specie di giostra con pupazzi fissi messi in posizioni simili, che ad un certo punto inizia a girare velocemente e con una luce particolare sembra che si muovano!). Abbiamo anche visto un cortometraggio, seguito del film Totoro. Era in giapponese e non ci ho capito nulla, però è stato bello lo stesso. Ed abbiamo fatto shopping: all’interno del Museo c’è un negozio che vende gadget in tema e che si chiama “Mamma, aiuto!”. Meraviglioso. Avevo visto una statuina bellissima di Nausicaa… ma costava un po’ troppo e così alla fine non l’ho presa. E’ stato un peccato, poi me ne sono pentita. Nel giardino del Museo le foto si possono fare e così qui mi sono un po’ “sfogata”. Quante foto avrei fatto dentro il museo se solo avessi potuto… Inutile dire che se tornerò a Tokyo, farò di nuovo visita a questo fantastico museo. C’erano un sacco di bambini giapponesi e parecchi, incrociandomi, mi hanno sorrisa. I bambini ci guardano sempre con una certa curiosità! Decisamente non abbiamo “facce” familiari!


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