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Victoria&Albert; Museum and my personal story part2

Creato il 25 ottobre 2010 da Rockandfiocc
Quando vado a Londra, cerco sempre di fare un giretto in tutti i musei principali.
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 (bravi)
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 al Victoria&Albert c'è una sezione dedicata alla moda, che ovviamente non mi sono persa.
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Oddio leggo nel pensiero di Karl! Sto giusto finendo un abito pianoforte pure io! Vi farò vedere
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Incredibile Issay
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2
Incredibile Gianni Versace vintage leather dress
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Incredibile Chanel, anni 40
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2
Bellissimo smoking di velluto nero D&G
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Stupendo abito da sera di Thierry Mugler (QUANTO AMO THIERRY?!I libri sulla sua moda sono sempre pazzeschi)
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Cappottino Pierre Cardin anni '60 e ? oddio non ricordo. Ysl? (ancora attualissimi, come vedete)
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Comme e Issay l'uno accanto all'altro :)
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Un incredibile Vivi vintage
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2
lacrima scesa per la didascalia dell'abito di McQueen, ovviamente della sua ultima collezione, Plato's Atlantis.
Non meno bello del V&A Museum, la National Portrait Gallery, in cui non c'erano mostre di moda (accidenti), ma che è sempre interessante.
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2 Installazione - testa di Isabella Blow
Victoria&Albert; Museum and my personal story part2
Nei sotterranei c'era la mostra della sorella di Stella McCartney, fotografa che ha ritratto molti personaggi famosi. I miei preferiti, ovviamente, due power girl, due dei miei miti: Pj Harvey e Dame Vivi.
Fine del post, vado avanti con la mia storia? Vi interessa? (C'è qualcuno che legge? A volte mi sembra di parlare da sola, o alle mie 6 commentatrici fisse :))Dicevo, sono andata a Londra con 2 colloqui in programma.Li ho trovati su FashionUnited.co, e le inserzioni erano fighissime. La prima, per un ruolo di fashion buyer in un negozio di vintage a Notting Hill. Arrivo tutta baldanzosa al negozio, e mi ritrovo... in una catapecchia. Un seconda mano pulcioso e sporco, che tra l'altro mi ricordavo benissimo, ci ho comprato per 20 pence la mia maglia a righe preferita. Sarebbe questo il famoso vintage contenuto nelle guide su Londra?Il tipo alla cassa è confuso e neanche mi aspetta, ma mi da in mano un test pieno di domande su musica, arte, architettura e moda. Pensavo di essere una grande intenditrice, invece erano difficilissime. Meno male ho risposto a tutte quelle di moda (tipo: qual'è la seconda linea di Vivienne Westwood? Cosa produce Louboutin? Chi è il creatore di Agent Provocateur?).Superata la parte di moda, il ragazzetto mi da 4 pagine piene di domande, specificamente sulla moda. Ragazzi, mi sono sentita un'ignorante. Domande molto difficili, su marchi, tessuti, materiali, gioielleria (sui carati, le pietre preziose, le facce dei diamanti ).Oppure cose tipo "chi è il più importante collezionista privato di Vivienne Westwood?", o "Con che nome è entrato sul mercato il marchio Stussy?", ma anche più facili, tipo "per cosa è conosciuto il marchio Juicy Cuture?", o "dove sono prodotti gli orologi Tissot?".Alla fine, test superato. Arriva il momento di spiegarmi bene il lavoro, che sarebbe stare alla cassa e comprare le robe pulciose che i clienti mi portano in vendita al negozio, più mettere in ordine la roba sporca nel seminterrato. Ecco il mio ruolo di buyer, in senso letterale. Volevo sprofondare.In realtà poi ho scoperto, ripassando di li il giorno dopo, che il lavoro sarebbe nei 3 vintage adiacenti al seconda mano, uno da donna, uno da uomo e uno per la casa, dove vendono cose carine, e dove starei nel seminterrato a selezionare i capi in entrata, e al piano di sopra a supervisionare e mettere a posto. Quando sono andata a dare un'occhiata, davanti a me c'era una modella completamente vestita Vivienne Westwood, che vendeva al negozio un sacco di roba di Vivi. L'hanno rimborsata di soli 60 pounds. Stavo per batterle sulla spalla e comprarle tutto io, per lo stesso prezzo (portafoglio e profumo nuovi incartati, una camicia, un cappello?!).Comunque, nel negozio e lo staff gente molto giusta, carini. In conclusione, un lavoro ok per il tempo libero, dato che potrei dare la mia disponibilità e andare quando voglio, in settimana e nel weekend. Gli ho detto di tenermi in archivio come test-passato, e se torno a Londra mi faccio viva. Hanno detto ok. Tipi molto tranquilli e cool.
Il secondo colloquio era più importante, per il marchio Mawi, di gioielleria.L'azienda è nell'estremo est di Londra, lontanissima, sperduta in una via introvabile. Figuraccia orrenda, mi sono persa, la metro era rallentata per un incidente e sono arrivata con mezz'ora di ritardo (ops).A questi di Mawi serve qualcuno per l'ufficio Marketing (anche se l'inserzione non diceva così). Tutto molto carino, team giovane, bei gioiellini. Mi offrono uno stage di 6 mesi, non pagato, c'è spesso da lavorare nei weekend, io impersonificherei l'ufficio Marketing. Il colloquio è andato bene, sono stati tutti carini, ma volevo scappare. I punti in cui mi sarei messa a piangere: "abbiamo bisogno di gente con idee fresche per campagne di maketing" (idee?Campagne?), "conoscenze di Photoshop"(ehm, come si accende?), "elaborazione di dati Excel". Insomma, sono in 3 gatti e non hanno tempo di seguirmi, quindi dovrei scantarmi da sola con cose mai fatte (che non mi fanno impazzire). Non una bella sensazione. Insomma, a parte il ritardo e il mio sguardo di probabile terrore al colloquio, mi scrivono una mail dopo due ore, dicendomi che sono molto piaciuta e sono "assunta". Panico. Il mio ipotetico capo mi ha anche chiesto di mandarle una mail, nel frattempo che torno a Londra, con un progettino che non so nemmeno pensare, figuriamoci mettere in pratica. Mi ritiro, gente.Non ho paura di mettermi alla prova, è che non fa per me, non sono capace, nessuno mi insegna. Vabè, non mi devo stare a giustificare.Insomma, va così.
Nel frattempo ho fatto un altro colloquio qui nei dintorni, per un marchio importante, non vi dico niente che porta sfiga. Dunque aspetto notizie da questi e dalla scuola. Aspetta, aspetta... speriamo di non ammuffire! Tempo, passa veloce!
Fine della mia storia. Che dite? Qualcuno è arrivato fino qui?

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