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Videointervista a Valeria Montaldi, autrice de La Ribelle

Creato il 08 ottobre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Valeria Montaldi, ovvero quando il vulcano è donna.
Scrivere di Valeria Montaldi da parte mia, che sono una sua ammiratrice, non è certo facile. Non è facile essere obiettiva, non è facile essere padrona delle proprie parole, quando si presenta un’autrice di questo calibro. Perdonatemi, quindi, se ogni tanto scivolerò nell’ammirazione, ma dovreste ormai sapere che sono un’istintiva, incapace di celare le proprie emozioni. Dunque… chi è Valeria Montaldi? Una signora di gran classe, ma, soprattutto, una scrittrice coi fiocchi. Per chi ama i romanzi storici, quelli con la S maiuscola, i libri di Valeria Montaldi sono un must.
Videointervista a Valeria Montaldi, autrice de La Ribelle
Dal suo esordio nel panorama della narrativa storica con “Il mercante di lana”, edito da Piemme nel 2001, e ristampato da Bur nel 2011, è stata una continua escalation fino all’ultimo romanzo “La Ribelle” (Rizzoli, 2011), romanzo che ha riscosso grande successo di critica e di pubblico. Valeria Montaldi predilige il Medioevo, non quello dei sogni romantici, ma quello d’atmosfera. Un’atmosfera ricostruita alla perfezione. D’altronde, come mi disse un giorno un’altra grande scrittrice di romanzi storici: “Scrivere uno storico non è spiattellare due personaggio su uno sfondo di cartone, ma cercare di ricreare il pensiero, il modus vivendi di un’epoca”. Ecco, Valeria Montaldi riesce egregiamente in questo. E’ impossibile non immedesimarsi nelle storie che racconta: c’è una passione per la storia, per i destini umani, per i dettagli che non può passare inosservata.
Una signora, dunque, con una particolare sensibilità per un periodo storico tra i più inflazionati, che dona nuova luce e una nuova prospettiva al Medioevo, e con il piglio della storica, unito a quello della romanziera, ci regala ogni volta perle di alta narrativa. Basta leggere il suo ultimo lavoro, la Ribelle per l’appunto, per rimanerne incantati. Una volta chiuso il libro, si vorrebbe rileggerlo ancora e ancora per cogliere un nuovo particolare, per viaggiare nel tempo, guidati da una penna fluida e incisiva. Il compito di uno scrittore, d’altronde, è quello di raccontare storie che possano lasciare dentro di noi un’eco che non svanisce una volta giunti alla parola Fine. E Valeria Montaldi ci riesce in pieno.
INTERVISTA ALL'AUTRICE Incontrare Valeria Montaldi e poterla intervistare durante la manifestazione PordenoneLegge” tenutasi tra il 14 e il 18 settembre di quest’anno è stata un piacevole quanto mai inaspettata sorpresa. Quando mi era stato detto che l’avrei intervistata ho provato attimi di panico (e non metaforico), probabilmente a causa dei miei trascorsi studenteschi e la mia inesperienza come inviata speciale per “Diario”. Mi sentivo come una studentessa di fronte ad un professore con la consapevolezza di non aver fatto i compiti a casa. Conoscevo gli scritti della Montaldi, la sua preparazione e la sua conoscenza della storia quindi nella mia mente associavo la videointervista ad una specie anche se strana interrogazione.
Ovviamente tutte le mie ansie non solo si dissolte come la neve al sole, ma sono rimasta conquistata letteralmente da questa autrice estremamente gentile e cordiale. Prima dell’intervista abbiamo chiacchierato un po’ e mi ha subito piacevolmente colpito per l’energia e la vitalità con cui affronta ogni cosa, mi ha messo subito a mio agio e l’intervista è stato un momento veramente gradevole. Attraverso le sue parole traspare tutta la passione e il suo desiderio di far conoscere al mondo non solo i suoi scritti ma anche se stessa. Quindi con estremo piacere vi presento la videointervista a lei dedicata.    
Videointervista di Elena Bigoni

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