Vieste, la capitale del Gargano, dove il mare dalle acque è perfetto per nuotare e andare in barca. Una meta per le vacanze o per un weekend, magari di ferragosto.
Per godervi Vieste al massimo, preparate un cesto da picnic e partite per le tante baie nascoste. 30 km di litorale bagnato da un mare cristallino, dove si alternano spiagge dorate, profumate insenature ombreggiate da pini secolari, strapiombi mozzafiato, romantici isolotti.
Vieste vi accoglierà con il suo caratteristico centro storico, le sue vie strette e tortuose tra le case bianche, unite da esili archi, che danno all’ambiente un spettacolo pittoresco. I balconi profumati , sono guarniti di garofani e gerani. Nella parte più alta di Vieste domina il Castello che si affaccia, da una parte sull’immensità del mare, e dall’altra verso l’entroterra dove lo sguardo può spaziare tra colline e le valli . Le origini del Castello si perdono nel buio dei secoli, oggi è sotto il controllo della Marina Militare che provvede alla gestione di una stazione meteorologica e di un radar.
Le spiagge di Vieste presentano una varietà di fondali su tutti i versanti: alti e rocciosi con acque cristalline che vantano di preziose sfumature di verde smeraldo, oppure bassi e sabbiosi con acque trasparenti che ricordano il mare della Grecia o dei lontani Caraibi.
La sabbia è scintillante, finissima, dal tenue color rosa argentato, soffice più del velluto e impalpabile come cipria. Sono da ricordare per la loro vastità e lunghezza, le spiagge di S. Lorenzo, Punta Lunga, Scialmarino, di Sfinale e Sfinalicchio , quella del Castello e di Porto Nuovo, protetto da due caratteristici isolotti.
Fra la natura rigogliosa e il mare pulito, cristallino, trasparente, la costa alta accoglie innumerevoli cavità veri prodigi della natura, tra le quali gioca il sole ed il mare. Sono le grotte: Sfondata, Campana, dei Contrabbandieri, la grotta dei Due Occhi, Dei Colombi, dei Pipistrelli, la grotta Calda o delle Viole, della Tavolozza, delle Sirene, quella dei Sogni e del Faraone.
Altro stupendo richiamo è il Pizzomunno, il mastodontico e superbo monolito che si eleva a pochi passi dallo strapiombo su cui si affaccia il Castello, quasi a sorvegliare le fortune del paese, simile ad una vecchia guardia brontolona. Su di esso si sono intessute odi e leggende.