Incomincia oggi la VII edizione dell’International Journalism Festival, fondato nel 2006 da Arianna Ciccone e Chris Potter. Cinque giorni di incontri, da mercoledì a domenica e Free Entry per tutti. Oltre 150 appuntamenti distribuiti lungo le cinque giornate, dalle 8 di mattina alle 22.
L’obiettivo è “parlare di giornalismo, informazione, libertà di stampa e democrazia secondo il modello 2.0″, portando nel capoluogo umbro protagonisti dell’informazione provenienti da tutto il mondo. Il festival diviene un momento d’incontro tra i media e chi ne usufruisce, aprendo le porte a un numero sempre maggiore di cittadini, lettori, studenti e professionisti.
L’apertura quest’anno sarebbe toccata a Matteo Renzi, che ha comunicato però qualche ora fa la sua assenza. Rimane comunque fissato l’appuntamento, dal momento che gli altri due ospiti, Kewin Bleyer – autore dei discorsi di Obama – e Beppe Severgnini, saranno presenti nella Sala dei Notari come in programma. Sarà poi il turno di Ezio Mauro, direttore de La Repubblica, atteso per un appuntamento con la community Twitter, a cui il Festival riserva sempre grande attenzione. A tal proposito l’hashtag prescelto sarà #IJF13.
Ma gli ospiti d’onore quest’anno sono Mathew Ingram, Aron Pilhofer ed Emily Bell. Il primo, Ingram, è un Senior writer di GigaOm, blog californiano di new technologies che conta 40 milioni di utenti al mese, oltre che essere un columnist del Globe. Aron Pilhofer è il direttore delle Interactive News del New York Times, ed Emily Bell, voce del Guardian, è l’autrice di Post Industrial Journalism: adapting to the present“, rapporto della Columbia Journalism Review sulla ristrutturazione obbligata che il giornalismo di oggi necessiterebbe.
E ancora, giovedì spazio ad Amedeo Ricucci, il giornalista della Rai rapito in Siria che il nostro giornale aveva intervistato, sabato a Roberto Saviano con il suo nuovo libro-inchiesta Zero Zero Zero, mentre domenica sarà la volta della nota blogger cubana Yoani Sanchez, intervistata da Mario Calabresi, direttore del La Stampa. Si parlerà anche di Primavera Araba, di radio, di new Data e new Media. Di internet come libertà e internet come oppressione. Insomma, ce n’è per tutti.
Il link del programma completo è questo: http://www.festivaldelgiornalismo.com/programme/2013
L’account twitter dell’IJF13 lo trovate invece qui: https://twitter.com/journalismfest
Bando agli scherzi: in periodo di tagli, crisi economica, crisi politica e crisi esistenziali, l’International Journalism Festival è un bagliore di cultura che non muore, un guizzo di creatività che resiste.
di Virginia Giustetto
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