Uscire dall'ufficio, svoltare l'angolo, andare in edicola e pagare 5,00 € per una copia di Vogue Italia di giugno. Per una che di professione fa la stilista sembrerebbe tutto nella norma.
Ma poi, sfogliando distrattamente le prime pagine, cade l'occhio proprio lì, a pagina 27, tra un occhiale di Versace e l'ultima fragranza di Calvin Klein. Ma è Virginia de Winter!
Se vi siete persi tutto questo correte in edicola e vedete di rimediare e, se volete mettere la ciliegina sulla torta, leggete l'intervista a Virginia "Vogue backstage"...
Ciao Virginia, benvenuta a "Vogue backstage", l'intervista organizzata dai blog Sfogliando e Reading at Tiffany's che punta a scoprire i retroscena dell'articolo comparso sulla nota rivista di moda. Grazie per la disponibilità, cara, sei come sempre gentilissima. Prima di passare alle domande, un saluto ai tuoi lettori?
Ciao fanciulleh e fanciulli, nipoteh, neuroneh e tutte le persone che hanno la pazienza di sopportarmi XD
Lau e Annie sante subito!
Okay. Niente panico. Sei finita su Vogue Italia, la rivista di moda più ambita al mondo... come ci si sente?
Non saprei. Ho riletto la tua domanda tipo dieci volte, ma il mio cervello si rifiuta ancora di collegare le due cose: io, Vogue. Oddio.
Raccontaci i dettagli più divertenti della tua intervista telefonica...
Ero seduta sulla scalinata interna di un museo pensando di aver miracolosamente recuperato un po' di privacy. A un certo punto mi scova una mia amica in vena di sgattaiolare via per comprare qualcosa di fritto (...poco Vogue? SUSHI, per comprare del sushi!) e comincia a strillare: "Ehi matta! Ehi bona!". Io tento di ignorarla e di mantenere inalterato il tono di voce mentre tentavo di gambizzarla con la mia borsa ma il giornalista aveva già sentito e stava ovviamente ridendo.
Ora che, oltre ad essere un'autrice di successo sei anche un'icona di stile, svelaci i tuoi must have!
I guanti! Io adoro i guanti: lisci, traforati, chiari, scuri, camoscio e poi pizzo pizzo e ancora pizzo, sono una cosa adorabile e perfetta per dare quella nota particolare a qualsiasi cosa si indossi. Senza contare che sono un'ottima strategia quando si tratta di un'uscita improvvisa che ci trovi con la manicure non proprio perfetta. Il profumo, sempre, perché una nota olfattiva gradevole per me è il miglior biglietto da visita, occhiali da sole e foulard!
Quanta importanza hanno le mise dei tuoi personaggi?
Abbastanza. Per la mia editor amatissima molto meno, infatti tende a ridurre il guardaroba dei miei personaggi ai minimi termini e, per personalità come Eloise e Bryce questa può rivelarsi un'autentica sofferenza.
Chi ti conosce sa che ami i capi unici e un po' vintage... dove fai shopping?
Dappertutto. Negozi, siti internet, mercatini antiquari (la mia passione!). Non c'è bettola o banchetto dove non vada a ficcanasare.
Gli stili mi incuriosiscono, molto più della moda propriamente detta che ha meno attrattiva su di me. Ho una passione per il vintage perché ogni volta che accarezzo un certo tipo di piqué di cotone degli anni '60 o esamino le cuciture di un cappotto a trapezio scovato, mettiamo, al mercato della Montagnola a Bologna, oppure sento il profumo di pelle e di armadio della mamma delle borse vintage, penso che questi sono capi concepiti per durare nel tempo e così è stato. Una cosa completamente diversa rispetto al senso di effimero che si accompagna a capi più moderni. Dei vestiti di oggi non mi piace la fibra e trovo troppo spesso la fattura poco curata, il taglio approssimativo e le cuciture un po' scadenti. Ho come l'impressione che l'unico discrimine per la qualità sia il prezzo e, anche troppe volte, nemmeno quello. Senza contare che mi piacciono i vestiti con una storia, l'ambiente elegante e civettuolo di certi negozietti vintage e l'impressione di trovarmi nel guardaroba della protagonista di un film in bianco e nero.
Sono d'accordo con te quando dici che nella vita ci vuole un po' di frivolezza... credi che questo aspetto del tuo carattere abbia alimentato il tuo successo?
Diciamo che tra ragazze capiamo sempre al volo il valore di certi momenti trascorsi a parlare, apparentemente, solo di sciocchezze femminili. Questo crea una bella complicità con le persone che ti seguono.
La prossima volta ti vogliamo in copertina, complimenti Queen Vy!
Photo Courtesy Ester de Winter
Sorpresa, sorpresa... L'intervista non finisce qui! Continua sul nostro blog gemellato, Sfogliando, dove vi aspettano altre due chiacchiere con la nostra cara Virginia! Buona lettura!
Namaste, girls!
Annie