Collocando cronologicamente alcuni fatti, si possono trarre conclusioni inquietanti. La prima serie tivù intitolata “Visitors” apparve nel 1984, l’anno di Orwell. Il primo libro di David Icke in cui parlava dei rettiliani [1] apparve nel 1999, altra data che rimanda a una famosa serie televisiva di fantascienza.Se Hollywood è di proprietà di quegli stessi massoni Illuminati che dirigono occultamente il mondo e, attraverso film e telefilm c’inviano messaggi subliminali, anche David Icke è di loro proprietà. La fortuna di film catastrofisti, con ipotetiche invasioni di alieni cattivi, si può spiegare con la predilezione che molti spettatori hanno per i film di fantascienza in genere, che sono in numero superiore a quelli che invece preferiscono il genere fantasy, ma la fortuna dei libri di Icke, divenuti quasi tutti dei best-sellers si può spiegare con un aiutino ricevuto dagli Illuminati di cui sopra.In genere, se si vuole avere successo nel mondo dello spettacolo o in quello dell’editoria ci vogliono i santi in paradiso, oppure l’approvazione di chi possiede il circo dello show business e l’editoria stessa. Sulla base del principio, che è sempre stato applicato nella storia, di finanziare gli apparentemente opposti contendenti, siano essi democratici o repubblicani, Hitler o gli Alleati, anche un testo in cui si afferma che la regina Elisabetta tiene le maniche lunghe per non mostrare in pubblico la sua pelle squamosa, potrebbe benissimo essere sponsorizzato dagli Illuminati, cioè dalla regina Elisabetta stessa.Se già a metà degli anni Ottanta, tale ipotetica cricca di oligarchi danarosi voleva far sapere al grande pubblico che sulla Terra prima o poi arriverà il dominio di creature aliene in forma rettiloide, i libri di Icke non hanno fatto altro che rimarcare il principio e raggiungere quella fetta di utenti che piuttosto che passare il tempo davanti alla tivù preferiscono un buon libro. In questo modo tutte le nicchie vengono coperte e anche i complottologi, dando credito al gatekeeper Icke, ci sono dentro fino al collo, in questo gioco planetario di rimescolamento delle carte.Gioco degli specchi, lo chiama Massimo Mazzucco.Avendo partecipato anche quest’anno alla protesta dei 100% Animalisti di Padova, contro l’abitudine di tenere rettili nei terrari, mi
si è accesa una lampadina in testa.E cioè: anche se ottiene il risultato di fuorviare l’attenzione delle masse sui veri problemi, masse che rifiutano in blocco tutto ciò che viene detto dai complottologi, David Icke ha ragione.Ha ragione quando dice che la razza rettiloide è sulla Terra da sempre e da sempre ci comanda. Che poi siano in possesso della capacità di mutare forma non so, ma solo così mi spiego perché l’importazione, l’allevamento, il commercio e gli scambi di rettili carnivori abbiano grande successo di pubblico e siano in crescita.Comincio ad avere qualche dubbio che sia solo una questione di passione. Esiste anche quella, perché indubbiamente i serpenti in particolare sono dotati di caratteristiche ipnotiche (ne sanno qualcosa le loro prede), ma se è vero che nell’editoria, nel cinema e in altri settori della società c’è dietro l’approvazione e la spinta dell’oligarchia massonica degli Illuminati, allora anche dietro la passione per i rettili probabilmente c’è.Non c’è qualcosa di analogo con i mammiferi, per esempio. A meno che non vogliamo mettere nel conto anche gli zoo. Esistono da molto tempo le sagre ornitologiche, ma sono legate al mondo venatorio e i rettili non rientrano nella cosiddetta selvaggina. Appassionati ornitofili e appassionati erpetologi hanno in comune l’idea che l’uomo è padrone assoluto delle altre specie e può fare di esse ciò che vuole.Hanno in comune la stessa mentalità predatoria in base alla quale se un rettile o un uccello è utile da morto, lo si uccide, ma se è
più divertente tenerlo vivo in gabbia o in terrario, lo si cattura e ve lo si rinchiude. Per rimarcare l’aspetto schiavistico della faccenda non mancano gli episodi di magnanima bontà: come i padroni di schiavi dell’antica Roma ogni tanto ne liberavano qualcuno e li chiamavano liberti, così i padroni di rettili ogni tanto ne liberano qualcuno nei campi e nei boschi e li chiamano fauna non autoctona.Così nacque la leggenda metropolitana dei coccodrilli nelle fogne di New York, che aveva sicuramente una base di verità, e così nacque la presunta necessità di eliminare le tartarughe californiane dai corsi d’acqua del Veneto, secondo l’indiscutibile parere dell’assessore, che non fa altro che rimettere le cose a posto. Gli animali sono schiavi e tali devono rimanere, a dispetto degli atti di magnanimità di padroni dal cuore troppo tenero.Chi protesta contro la capricciosa tendenza a comprare serpenti esotici viene messo in un recinto come si fa con i rettili stessi. La legge permette sia l’importazione di fauna esotica, per circhi, zoo, musei e privati cittadini, ma permette anche ad una minoranza di questi ultimi, che – va ricordato – non hanno potere contrattuale, di manifestare il proprio dissenso. In questo caso, i rettiliani nostri padroni possono permettersi di essere magnanimi con noi protestatari, ché tanto sanno che le nostre proteste saranno fini a se stesse, inconcludenti e innocue. Se veramente servissero a qualcosa, le vieterebbero del tutto.
Dieci, venti, cento o anche mille manifestanti controllati e recintati (nel caso di Longarone in senso visibilmente letterale) sono come piccole lucertole che sbraitano, si agitano ed emettono flebili sibili. Per i rettiliani al potere è un divertimento, un diversivo dalle gravose incombenze storiche a cui sono votati. Dovreste mettervi nei loro panni per capire quanto impegnativo sia gestire sette miliardi di terrestri recalcitranti a sangue caldo, mammiferi pelosi e puzzolenti. Scatenare guerre, rivoluzioni, crisi economiche, pandemie e altre sceneggiate sanguinose implica un impegno che noi primati scimpanzè-simili non c’immaginiamo. Peggio che farlo in un set cinematografico!Però, obiettivamente, anche se si tratta di flebili sibili, dobbiamo dire che gli animalisti nel terrario hanno ragione. Chi potrebbe volere il depauperamento delle foreste e degli altri biotopi dei paesi tropicali ed equatoriali?Chi potrebbe volere che durante il viaggio in nave o in aereo più della metà degli esemplari muoia? Chi potrebbe volere che un serpentello africano passi il resto della sua vita in una scatola di vetro? Chi potrebbe volere che innocenti topolini, ma anche innocenti grilli, vengano ridotti a mero cibo del mostro a beneficio di estasiati spettatori?Risposta duplice: umani a sangue caldo assuefatti alle regole rettiliane o rettiliani stessi a sangue freddo, magari mutaforma.Quanto agli animalisti di nero vestiti, fanno quello che possono, sorretti da un ideale non ancora del tutto tramontato, su questa
Terra. Finché ci sarà ancora un umano dotato di coscienza, non potremo far altro che esprimere il nostro dissenso, anche se non dovesse servire a niente. Poiché non possiamo partecipare ai riti del bosco boemo, perché siamo senza invito, gli unici bersagli alla nostra portata sono gli acquirenti di fauna esotica, perché sono loro che innescano tutto il commercio. L’anello fondamentale del business. Lo dice anche una delle leggi dell’economia: la domanda crea l’offerta.Io ho visto come reagivano agl’insulti degli animalisti. Padri di famiglia, accompagnati da moglie e figli, che mostravano il dito medio. Altri che rispondevano alle nostre provocazioni facendo mostra di dirigersi verso la nostra gabbia per venire alle mani. O per aizzarci contro il pitone appena comprato. Subito però venivano intercettati dai poliziotti a guardia del recinto. Cuscinetto salvavita. Ciò che dispiace di più è che la passione per i rettili riguarda soprattutto giovani, a differenza dei cacciatori che hanno tutti una certa età.Ma non ci si deve stupire. Quei giovani che uscivano con le scatolette traforate sono stati cresciuti a pane, nutella e antropocentrismo. Le maestre hanno fatto un buon lavoro e anche la prima serie dei Visitors sta ottenendo i suoi frutti.Ora ne è cominciata un’altra. Lo scorso venerdì 25 sono stati trasmessi i primi episodi e c’era anche la tecnica della false flag. Il leit motiv è lo stesso di trent’anni fa: dopo essere vissuti tra gli umani sotto copertura, vengono allo scoperto con 29 astronavi piazzate sopra altrettante città del pianeta. Vengono in pace, ma si sa fin dall’inizio che sarà la pace di TacitoBisognerebbe chiedere a qualche cabalista se il numero 29 ha qualche significato particolare.A questo punto vorrei chiedere a chi ci accusa d’essere pedine nelle mani degli Illuminati, perché non parliamo di scie chimiche e siamo favorevoli ai microchip nei cani, come si concilia il fatto che andiamo anche a protestare contro i collezionisti di rettili?I casi sono due: o questi ultimi non c’entrano niente con i Rettiliani e la loro passione è del tutto umana, oppure gli Illuminati applicano anche qui la tecnica di finanziare i falsi opposti, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, così da essere alla fine vincenti in ogni caso.Io non so cosa succederà nei prossimi mesi, benché mi accorga che l’atmosfera si faccia vieppiù elettrica e il malumore dilaghi, non so se il NWO verrà alla fine realizzato e non so neanche se questi tali Illuminati esistano veramente, ma so che, come specie padrona, per i nostri porci comodi stiamo spogliano foreste e savane, troviamo mille giustificazioni per farlo e rendiamo la vita impossibile a chiunque, uomo o animale che sia.
Stando così le cose, una bella regolata a questa umanità impazzita ci starebbe proprio bene e una discreta riduzione della popolazione umana pure, se con le buone non si riescono ad ottenere i risultati voluti.Ah, dimenticavo, non si può dire. Si vìola il tabù della sacralità della vita umana, coronamento della creazione e fine ultimo di tutte le cose. E io, dicendolo, divento automaticamente un debunker. Eretico già lo ero da prima, comunque.Nel bene o nel male dobbiamo tenerci l’umanità così com’è, con tutte le sue guerre, le rivoluzioni, gli accoltellamenti, le miserie e le malattie, compreso il vizio di allevare pitoni e camaleonti in casa.Insomma, un passaporto per i crimini. Un dossier Odessa per i nazisti in fuga verso l’Argentina. Un “volemosi bene” detto alla romana e fatto diventare legge universale.Fino a quando anche l’ultimo serpentello sarà estinto e ci ritroveremo ad essere palesemente dominati da serpenti di settanta chili, dalla pelle squamosa e le pupille verticali. In fondo, lo desiderano da migliaia d’anni, poverini. Ci lavorano su da secoli. Forse ci stiamo avvicinando al gran giorno della verità e allora, a quel punto, i topolini saremo noi! I Visitors in tivù ce lo stanno suggerendo subdolamente. Non perdetevi la prossima puntata del primo giugno.[1]“Secondo Icke, il DNA “ibrido rettile-umano” dei rettiliani permetterebbe loro di cambiare dalla forma originaria a quella umana se questi consumano del sangue umano. Icke stese un parallelo con la miniserie TV degli anni ottanta V – Visitors in cui la Terra è conquistata da rettiloidi alieni camuffati da umani.”http://it.wikipedia.org/wiki/David_Icke