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viva la rivoluzione

Creato il 03 marzo 2011 da Bonny

viva la rivoluzione

foto:flickr

 

Le rivolte in nord africa mi hanno fatto pensare: sarei capace io di partecipare ad una rivoluzione per la mia nazione, con il rischio di rimetterci la vita?

Fino a poco tempo fa la risposta ce l'avevo, era semplicemente si. Ma ultimamente, ho riflettuto ed è diventata un secco no.

la spiegazione è semplice: cos'è la mia nazione? L'italia, non intesa come quella parte di terra che confina con..., bagnata da..., ma intesa come una società di persone che condivide valori, ideali, chiamateli come volete.

In italia ci si indigna per la tessera del tifoso e non per il decreto salva calcio del 2002, ci si indigna se un esponente della sinistra sia omosessuale (vendola o prima di lui luxuria) e non ci si indigna se il premier 74enne paga minorenni per scopare ed anzi è reputato un figo anziché uno schifoso e penoso puttaniere, ci si sente fieri di essere italiano quando la nazionale di calcio vince, ci si sente addolorati quando un militare in missione all'estero muore ma non frega un cazzo a nessuno dei più di 1000 morti sul lavoro ogni anno (media 2,95 morti al giorno), ci si indigna se l'ex ministro dell'economia tommaso padoa schioppa dice che le tasse sono una cosa bellissima e vanno pagate e poi ci si lamenta che i servizi pubblici non funzionano, si a dire “sti libici del cazzo che fanno la rivoluzione” accorgendosi dei casini in nord africa solo per l'aumento della benzina e non per le migliaia di morti fatte da un dittatore che il nostro premier ha sempre definito un amico.

In italia il cittadino medio ha letto in vita sua solo i libri che gli davano da leggere a scuola, e lo faceva solo perchè obbligato, il quotidiano che legge di più è la gazzetta dello sport, segue con più attenzione il processo calciopoli rispetto ai processi del premier, crede che l'italia sia piena di comunisti anche se in parlamento non ci sono più e le ultime volte superavano per il pelo di culo il 4%.

nel belpaese un laureato con 110 e lode lavorerà 8 ore al giorno per portare a casa se va bene 1000 euro al mese, mentre il figlio di bossi che ha ripetuto 3 volte l'esame di maturità è consigliere regionale in lombardia e percepisce uno stipendio di diecimila euro, è meglio avere l'i-phone di ultima generazione da 800 euro piuttosto che sapere coniugare un verbo correttamente.

Se tu che stai leggendo ti senti chiamato in causa, secondo me qualche domanda te la devi fare. Ovviamente non tutti gli italiani sono così, ma visto che gli esempi da me citati (e sono veramente pochi rispetto alla realtà) sono tutti recenti, visto che negli ultimi 17 anni ha sempre governato berlusconi (tranne 2 volte prodi per quattro anni complessivi), visto che è salito al potere con i voti della maggioranza degli elettori svariate volte, lui rappresenta il cittadino italiano. Il problema ovviamente non è lui, siamo noi che continuiamo a votarlo e così facendo condividiamo quello che fa, e questa è l'italia.

E io dovrei lottare fino alla morte per tutto questo?

Non penso proprio.

 


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