“E’ il mio quarto anno all’Eurocamp, so cosa chiedono i coach, sono consapevole che devo dare il massimo, impegnarmi e ascoltare, perchè le squadre Nba e i maggiori club europei sono qui ad osservarmi. Il livello è molto alto, ci sono tutti i migliori giovani che giocano in Europa“.
La carriera da protagonista di questa esplosiva guardia di 190 cm inizia nella stagione 2007-2008 con l’Asvel, per poi fare esperienza a Nanterre e Rouen, prima di tornare a Villeurbane. Jackson ha chiuso il campionato con quasi 3.5 punti a sera in 10 minuti di media sul parquet in regular season, mentre nei playoff è esploso con 14 in 24 minuti, una base importante come trampolino, magari per un futuro in Nba.
“Quest’ultima è stata una stagione difficile. Abbiamo cambiato allenatori e giocatori. Alla fine però ci siamo rialzati, abbiamo trovato vittorie importanti e siamo riusciti a qualificarci per i preliminari di Eurolega. Il futuro? Ovviamente spero di essere chiamato al Draft. Sarei comunque felice di restare ancora una anno a Viilleurbane“.
“Agli Europei non ci sarò. La Francia è una selezione che abbina atletismo e tanto talento, con Parker, Diaw e Batum su tutti. Noi giovani? Penso che riusciamo ad abbinare forza fisica, intelligenza cestistica e grande etica del lavor, dote molto apprezzata dagli allenatori“.
In chiave Nba, per il fisico esplosivo che ha, Jackson potrebbe diventare un elemento importante che esce dalla panchina per dare la scossa e portare tanti punti in poco tempo: è una guardia nel fisico di un playmaker, un Leandro Barbosa. E’ un attaccante, non un tiratore puro, ma ha personalità da vendere: caratteristiche necessarie per trovare minuti negli Usa.
“Sono un giocatore con grande energia, posso dare aggressività in difesa e sfruttare il mio atletismo in attacco. Non mi interessa quanto spazio posso avere e in che ruolo, deve fare quello che mi dice il coach per il bene della squadra. So segnare in tanti modi, soprattutto attaccando forte il canestro“.