Non avranno nomi come Aaron Rodgers, Brett Favre o Michael Vick, né l’head coach potrà scegliere il challenge in caso di chiamata dubbia, però al campo Primo Nebiolo del Parco Ruffini si è giocato del vero Football Americano, con tanto di ragazze pon-pon e colonne sonore da film statunitensi.
Domenica pomeriggio ore 18. Da una parte i Lions Bergamo, dall’altra i Titans Romagna. Attorno a loro, il tripudio delle quasi 1000 persone giunte da tutta Italia per vedere giocare l’Italian Bowl. Fa un caldo bestia. Non osiamo immaginare cosa provino i giocatori, strizzati nei caschi del football americano. Ma il sudore è un dettaglio irrilevante: entrambe le squadre sono scese in campo con il solo obiettivo di vincere.
Drive, field goal, 4&1.. ehhh?
Se volete ve la raccontiamo così: vantaggio iniziale di Forlì con un field goal dopo un drive lunghissimo, coraggio di Bergamo nel giocare un 4&1 nella propria metà dopo il 3-0 avversario e ancora la difesa degli orobici che forza una safety a Forlì…capito niente? Volevamo dire che è stato un match combattuto fino alla fine e che ha prevalso solo la maggiore esperienza dei bergamaschi. Per non tediarvi, qui vi parleremo solo dell’evento, ma sul nostro sito troverete tutta la telecronaca ipertecnica della partita, minuto per minuto.
“Se la vittoria non è tutto, perché tengono il punteggio?”
La domanda che si è posto Vince Lombardi (il più grande coach della storia dell’NFL, National Football League) inquadra bene lo spirito del Football Americano. In questo sport non esiste il concetto secondo cui “l’importante è partecipare”. Si gioca per la vittoria. Punto. A spuntarla alla fine sono stati i più quotati Lions di Bergamo, ma non senza fatica.
“Ogni maledetta domenica si vince o si perde…”
L’atmosfera a stelle e strisce ha dato un tocco romanzato ad un pomeriggio diverso dal solito.
Il IV Italian Bowl è stato organizzato dai Giaguari. La società torinese si è prodigata per rendere perfetto l’evento principale del football tricolore. Sono giornate come queste che avvicinano le nuove leve. Ed il pallone ovale non è uno sport: è uno stile di vita. Perché in fondo Al Pacino aveva ragione: “ogni maledetta domenica si vince o si perde. Ma bisogna vedere se si vince o si perde da uomini”.
di Edoardo Blandino
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