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voglia di casa...

Da Valepi
E' da un po' che ho addosso questo mood un po' malinconico, scrivo post dal sapore lontano, penso spesso agli anni della giovinezza, cerco, invano, i profumi della mia terra (e anche se li trovassi, con quest'allergia... ).
Sarà la primavera che mi chiama e che, tradizionalmente, mi sconquassa un po', mi smonta e mi rimonta, mi destabilizza e mi porta verso nuovi equilibri, sarà che, effettivamente, sto iniziando tutta una serie di esperienza che di destabilizzazione me ne daranno probabilmente parecchia. Sarà che per destabilizzarsi bisognerebbe prima essere una persona stabile e forse io non lo sono più di tanto...
Tant'è...
 Quando ho saputo che oggi sarei stata libera ho chiamato zia Diana, che a casa mia, detiene ogni segreto sulla cucina tradizionale, e le ho chiesto la ricetta delle zippole.
Tzippulas di zia Diana
1kg di farina
2 uova
1/4 di latte (o comunque, quanto basta)
1 arancia
25 gr di lievito di birra
1 bicchierino di grappa (o liquore forte secco)
1 bustina di zafferano
1 pizzico di sale
olio abbondante per friggere
zucchero semolato per zuccherare le zippole ancora calde
voglia di casa...
Non avendo la tradizionale scivedda, mi sono procurata una coppa della nonna, ho versato la farina, il sale, lo zafferano, la buccia dell'arancia e, dopo averle mischiate ben bene, ho iniziato ad amalgamare il tutto con un bicchiere di acqua tiepida in cui ho sciolto il lievito di birra. Quando l'impasto ha assunto una consistenza compatta ho iniziato ad incorporare a poco a poco le uova, il latte, la grappa, il succo dell'arancia.
Non avendole mai fatte e, non avendo zia Diana vicino, ho dovuto fare un po' a occhio. L'impasto deve essere morbido ma non troppo liquido, ovviamente tutti gli ingredienti devono essere ben amalgamati e non ci devono essere grumi.
voglia di casa...
Quando l'impasto è pronto va messo a riposo per almeno due ore, perchè lieviti fino a che non ha raddoppiato il suo volume.
Deve stare al caldo, per questo le nonnine consigliano di avvolgerlo con uno strofinaccio ed una coperta (e io aggiundo di metterci sopra un bel foglio di carta da forno se non volete incollare lo strofinaccio).
voglia di casa...
Fatto???
voglia di casa...
Fatto!
A questo punto comincia la parte più difficile.
Scaldate l'olio, che deve essere abbondante, le zippole devono calarci dentro ed esserne completamente ricoperte.
Tradizionalmente, da noi, le zippole sono lunghi serpentoni che vengono fatti calare nell'olio attraverso un imbuto o tramite sac a poche, in alternativa, si possono fare delle frittelline, che per i non esperti sono forse più semplici da calare nell'olio.
Dato che, se di esperimento si deve trattare, che esperimento sia! io ho scelto la strada più difficile. Ho deciso per le zippole lunghe!
Ho provato prima con l'imbuto, ma venivano troppo strette e croccanti, allora, in mancanza di sac a poche (non vi ho detto che non sono proprio una casalinga provetta? ok, questo è il momento!)  ho fatto alcuni tentativi con un sacchetto di plastica di quelli per congelare a cui ho fatto un buco sul fondo... più di uno, dato che i tentativi sono stati almeno tre.
Non ho trovato la misura che mi soddisfacesse totalmente: le prime erano troppo ciccione e le ultime anche... insomma, come previsto, non ho preparato al primo tentativo delle perfette tzippulas di zia Diana.
Non sono bellissime a vedersi, ma il sapore è buono e la consistenza anche.
Speravo meglio... ma temevo peggio...
Io mi promuovo!! Ecco!
voglia di casa...
Questo post non partecipa a nessun contest!
:P

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