Il Caprifoglio.
Marc Jacobs.
Marc Jacobs.
In questa tendenza che si ispira ai giardini ( o se preferite a fantasie English bone China) ci sono contaminazioni hippy anni ’70, rivisitati in tendenza radical chic. Tornano le fantasie floreali grandi e piccole. Questo neo-hippy si abbina a lavorazioni all’uncinetto o a pizzo macramè. I tessuti hanno lavorazioni che somigliano a fili d’erba ( e in questo gli abiti del cartone animato Trilli erano già avanti…) e anche le forme sembrano disegnate dalla natura: linee a petalo, abiti a corolla (qualche manica a farfalla) ma anche linee di ispirazione orientale. Forme fresche, confortevoli, fluenti, easy. Ci si rivolge ad una donna giovane, romantica, spesso con i capelli lunghi come ad esempio Scarlett Johansson. Gli anni ’70 li ritroviamo anche nei capelli: accessoriati con grandi fiori o ancora più hippy con corone di fiori o con pettinature a treccia. E se gli abiti sono morbidi lo sono anche gli accessori, drappeggiati e orientaleggianti.
Valentino.
Valentino.
D&G.
Miu Miu.
Versace.
Gucci.
Prada.
Chanel.
Market acetate bag di Jil Sander.
La tendenze cruise e i colori coloniali (di Stefanel, Louis Vuitton, Ferragamo e Lanvin) convergono in un trend esotico sofisticato con richiami anni 70 : shorts, forme morbide, accessori stilosi e senza tempo. Questo trend vede come icona Tilda Swinton anche se io preferisco l’icona del passato Marisa Berenson (nipote della più famosa Elsa Schiaparelli). I capelli sempre accessoriati ma in modo ricercato.
Salvatore Ferragamo (2 foto).
Anche per la primavera ci portiamo dietro dall’inverno i leggings, il pizzo, che ritroveremo anche per l’A/I 2011-2012, e le t-shirt che abbiamo visto soprattutto nel guardaroba maschile. Ritroviamo lo chemisier come l’estate scorsa e tanta ma tanta cura nella scelta dell’accessorio. Tornano le scarpe legate alla caviglia, vedremo qualche pancia scoperta ( x chi può….) e tanti scolli a V neri. Di certo non passa inosservato uno sguardo aperto verso l’oriente: le giacche pagoda le bluse e gli abiti da geisha. Il Giappone oltre ad essere un buon mercato per la moda italiana diventa anche una fonte d’ispirazione….tranquilli non parlo dei ritrovi della domenica ad Harajuku ma di stilizzazioni, silhouette curvilinee e di giochi di luce ovvero alternanza di opacità e trasparenza del tessuto.Ecco fatto, io quello che sapevo ve l’ho detto adesso però tocca a Voi, applicatevi e se vi va tenete a mente questi consigli di stile. Buona primavera a tutte.