Svolta nell’ultima mezz’ora.
Vola sul massimo storico Walt Disney, bene Visa ed Home Depot, in calo Merck, Caterpillar e Cisco Systems. Sul Nasdaq crolla Gilead Sciences.
Certamente le vicende greche avranno avuto la loro influenza sull’esito finale dell’odierna seduta d Borsa a New York, ma innegabilmente devono anche aver giocato fattori “tattici”, ossia di posizionamento degli investitori istituzionali.
Mi riferisco all’indice Dow Jones, ma ovviamente il discorso si può estendere anche a tutti gli altri indici americani.
Era prevedibile che i fondi avessero ancora in mano ordini di acquisto ed in effetti soltanto poco più di un’ora dopo l’inizio delle contrattazioni quando si sono concretizzate alcune vendite e l’indice più vecchio del mondo è sceso sotto quota 17.650 punti sono scattate immediatamente le ricoperture.
A quel punto sono spariti i “sell” e la seduta è diventata quasi monotona, si attendevano però i 90 minuti finali e l’eventuale “resa dei conti”, che è arrivata puntuale come un orologio svizzero.
Mancava un’ora e mezza al fixing e dei venditori nessuna traccia, per non trovarsi con il cerino in mano qualcuno ha cominciato a comprare, con pochissimi “sell” sui book i prezzi sono saliti in fretta ed il grafico ha cominciato ad impennarsi. Venticinque minuti al termine, per la precisione, ed a quel punto la sensazione che “era giunto il momento”. Finita la benzina il mercato era destinato a scendere, e lo ha fatto con una velocità impressionante.
Tornato sotto la parità in soli dieci minuti si sono materializzati alcuni compratori per arrestare il tracollo.
Ed ora la Grecia. Pare che la Bce non voglia scucire i soldi per il cosiddetto “prestito ponte”, cioè i circa due miliardi di euro che il Ministro dell’economia Varoufakis ha chiesto a Draghi per “tenere in vita” il Paese fino a giugno.
In effetti Varoufakis non si è presentato nel migliore dei modi (e non mi riferisco all’abbigliamento), non si può pretendere di essere accolti a braccia aperte da coloro che abbiamo continuato ad insultare pesantemente per mesi, arrivando a dire che sono “ladri”. Soprattutto se sono proprio “i ladri” gli unici che possono aiutarmi.
Ora la Bce sembrerebbe intenzionata a “presentare il conto”, e, diciamola tutta, ne avrebbe ben donde. D’altro canto se gli attuali governanti greci avessero un minimo di dignità non farebbero, come invece stanno facendo, il giro delle sette chiese per racimolare un po’ di elemosina, ma si presenterebbero a testa alta davanti al loro popolo dicendo che dovranno raddoppiare i sacrifici, ma stavolta da persone libere e non da sudditi.
Vedremo come andrà a finire, io penso, e temo, che comunque alla fine un’intesa si troverà.
Dow Jones (+0,04%) protagonista di giornata Walt Disney (+7,63%) che frantuma il proprio record storico dopo una trimestrale chiaramente superiore alle attese. Sale ancora Visa (+1,96%) e ritocca per l’ennesima volta il massimo assoluto Home Depot (+1,09%)
Sul fondo Merck (-3,23%) dopo un profit warning per l’anno in corso. Immediato dietro-front per Caterpillar (-2,35%) e giù anche Cisco Systems (-1,59%).
S&P500 (-0,42%) gran balzo di General Motors (+5,44%) dopo un’ottima trimestrale e l’annuncio dell’aumento del dividendo. Sale ancora Comcast (+2,69%) e nuovo record storico per Lowe’s Companies (+1,49%).
Crolla dopo la trimestrale il biotecnologico Gilead Sciences (-8,16%), analogo discorso per Abbvie (-7,69%) e si ferma subito il recupero di Freeport McMoran (-3,64%).
Nasdaq (-0,23%) ancora un massimo assoluto per Cognizant Tech. (+5,05%), terzo rialzo di fila per Western Digital (+3,34%) così come per Charter Comm. (+3,30%)
Si rimangia il gran balzo della vigilia Staples (-11,99%), crolla Fastenal Co. (-7,78%) e brusco dietro-front anche per Vimpelcom (-6,42%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro