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Il concerto, sold out già nel primo pomeriggio, ha regalato circa 2ore e mezza di musica pura, coinvolgente, senza un attimo di pausa. Non c'è stato bisogno della sua voce per infiammare un pubblico affascinato dai suoi accordi, nemmeno per intrattenere. E' bastato dare uno sguardo alla folla per accorgersi delle anime rapite, volti a bocca aperta che fissavano le sue mani volteggiare sulla chitarra come maestro senza eguali.
Dai brani nuovi, come "Diddle-y-a-doo-dat" oppure "Overdriver", ma senza dimenticare i suoi successi senza tempo come "surfing with the alien" o "Summer song".
Tra bassi profondi e brividi di alti penetranti, trasportava il pubblico in un viaggio psichedelico ad occhi chiusi, fino a raggiungere l'apice in cui nessuno è riuscito ad impedirsi di urlare.
Un artista vecchio stile, quello che nei concerti da tutto se stesso, e non deve pubblicizzare, perchè un mito non ha bisogno di nulla, sa cosa può dare e non smette un attimo di farlo.
Decisamente una serata da ricordare.
Satriani ha origini italiane, nonni paterni di Piacenza, materni di Bari. Ha pubblicato con questo 13 album, e la sua fama cresce col vigore della sua musica. La chitarra è tutto il suo mondo, e quando qualcosa ti sta a cuore, se ne accorge chi ti sta intorno.
Un ringraziamento va a lui, re indiscusso dell'instrumental rock, che in punta di piedi ha conquistato l'anima del pubblico romano.
di Cristian Amadei