WEEK-END +24 - NBA NOTIZIE: Si vola verso le finali

Passata un'altra settimana di PlayOffs, si gioca con un ritmo frenetico partite che non sono mai scontate, quasi tutte lottate e indecise fino all'ultimo secondo. Ad Est, digerita l'eliminazione dei numeri uno i Chicago Bulls, si stanno disputando due semifinali di Conference veramente tirate e piene di colpi si scena, con i 76ers e i Pacers che stanno dimostrando ancora una volta come in questo sport nulla è scontato.
Incredibile la serie giocata finora dagli Indiana Pacers contro i favoritissimi Miami Heat che adesso sono incredibilmente sul due pari. La squadra della Florida soffre per l'assenza di Chris Bosh, contro una franchigia che ha sotto canestro due ottimi giocatori come Hibbert e David West, devastanti in gara tre. Miami è rimasta letteralmente a galla grazie al solito Lebron James, l'unico capace di intimorire questi Pacers che non abbassano la testa davanti a nessuno. Serie caratterizzata dal nervosismo in casa Heat, emblematico il duro confronto in gara tre tra coach Erik Spoelstra e il deludente Dwyane Wade, autore di prestazioni scadenti e di una giocata sporca contro il play Collison che, lanciato in contropiede ha subito un duro colpo da dietro dal numero tre di Miami, per fortuna non ci sono state conseguenze per lui, ma il gesto è stato brutto da vedere e difficile da comprendere. Da segnalare come Larry Bird avendo il vinto il titolo di Executive of the year, sia la prima persona nella storia della NBA ad essere Player, Coach e appunto Executive dell'anno, tutto questo a testimoniare, come se ce ne fosse bisogno, quanto sia una legenda in questo fantastico sport.
L'altra semifinale ad Est è anche lei ferma sul due pari, anche se la sensazione è che Boston sia di un livello superiore, grazie a un Rondo che continua a regalare prestazioni fantastiche accompagnato dai Big 3, che ogni partita lasciano il segno con le loro solide prestazioni. I 76ers sono trascinati da un fantastico Jrue Holiday e da un sempre più continuo Evan Turner, i due sono stati capaci di realizzare punti che pesano in momenti decisivi della partita. Andre Iguadala è invece vittima di prestazioni alterne, ma è comunque il giocatore da cui dipendono le sorti di questa franchigia, nel bene e nel male le sue cifre condizionano i risultati della propria squadra, e per risultare vincitori a Philadelphia tutti sperano nel salto di qualità definitivo del numero nove.
Ad Ovest si ha invece la sensazione che la finale di Conference sia già decisa, i Sun Antonio Spurs stanno dominando anche la serie contro i Clippers, sfavoriti dalle precarie condizioni fisiche di troppi giocatori chiavi. Grandissime le prestazioni del' eterno Tim Duncan, il quale sta dimostrando contro il molto più giovane Blake Griffin, come sia ancora un giocatore decisivo.Il caraibico se vincesse anche questo titolo NBA sarebbe secondo molti considerato l'atleta dell'ultima decade, con cinque titoli conquistati, tanto che si parla di un possibile rinnovo che lo legherebbe alla franchigia texana per altri quattro anni nonostante l'avanzata età. Altro giocatore che sta facendo la differenza è Manu Ginobili, il quale forse sta godendo del riposo forzato che ha avuto durante la stagione regolare, ora sembra il più fresco di tutti in campo, e come sempre è capace di passare la palla e realizzare punti come solo lui sa fare.
Gli Oklahoma City Thunder invece stanno vincendo la serie con i Los Angeles Lakers per tre a uno, nonostante lo strapotere fisico dei giallo viola nel pitturato. Le ultime tra partite si sono decise tutte negli ultimi secondi con due clamorose rimonte di OKC, e con i Lakers che si stanno mangiando le mani per le occasioni mancate. La sensazione è che i losangelini siano veramente troppo deboli nel ruolo di Playmaker contro un Russel Westbrook che sta letteralmente dominando la serie. Fantastico il duello tra i due top scorer della stagione, Kevin Durant autore di 31 punti nell'ultima vittoria, nonostante la strepitosa difesa di Metta World Peace, e Kobe Bryant che fino all'ultimo proverà a dire la sua in questi PlayOffs, anche se sembra tutto deciso.  
di Andrea Ferrucci