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Wikipedia, Arrigoni e HKulture

Creato il 01 settembre 2011 da Tnepd

Wikipedia, Arrigoni e HKulture

Wikipedia, Arrigoni e HKulture Il 14 aprile 2011 Vittorio Arrigoni, un attivista filopalestinese che operava nella famigerata Striscia di Gaza, veniva rapito da un gruppo integralista islamico salafita.

I salafiti sono una delle frange più estremiste nell’ambito del pensiero islamico in quanto ripudiano qualsiasi sistema politico o economico nel presupposto che la società debba basarsi esclusivamente sui precetti della religione islamica.

Per i salafiti, socialisti, comunisti e capitalisti pari sono: infedeli corrotti da abbattere. Sotto questa prospettiva, Arrigoni era una minaccia perché il suo aiuto alla causa palestinese veniva interpretato come una forma di propaganda dell’ideologia comunista tra la gente islamica.

Nel gennaio 2011 era stato portavoce di una protesta dei giovani palestinesi indirizzata non solo contro l’occupazione israeliana ma anche contro il regime di Hamas che governa la Striscia, circostanza che può aver contribuito a renderlo un ospite troppo ingombrante.

Il 15 aprile un blitz di forze paramilitari palestinesi fedeli ad Hamas permetteva di irrompere nel rifugio in cui era nascosto, ma il corpo di Arrigoni veniva trovato senza vita: strangolato dai suoi carcerieri.

Alcuni responsabili del sequestro e dell’uccisione venivano catturati nei giorni seguenti, altri restavano uccisi.

Pertanto non vi è alcun dubbio sul contesto in cui è maturata la tragedia né sui suoi responsabili.

Nonostante questo non sono mancate le solite teorie complottiste che cercano di dare la colpa a Israele e al Mossad: evidentemente a qualcuno brucia troppo che Arrigoni sia stato ucciso da appartenenti alla stessa gente per la quale si prodigava.

A quel punto succede che qualche volenteroso pensa bene di creare una voce su Wikipedia dedicata ad Arrigoni. La pagina viene creata il 15 aprile del 2011, come si può verificare nella cronologia della voce.

Non c’è dubbio che Arrigoni meritasse quella voce: a prescindere da qualsiasi giudizio politico o ideologico sul suo operato, è stato pur sempre un attivista sequestrato e ucciso in una delle zone più calde del mondo e la sua morte ha provocato significative reazioni a livello internazionale.

E’ “enciclopedico” senza “ma” e senza “forse”, certamente molto più di quanto lo siano centinaia di altre ridicole voci wikipediane.

Difatti, a nostro avviso, un’enciclopedia – a prescindere da tutti i cavilli e controcavilli che i wikipediani si autoimpongono per poi derogarvi a piacimento – deve essere innanzitutto ed essenzialmente UTILE a chi decide di consultarla per attingervi informazioni (attendibili…) su un argomento che evidentemente non conosce o vuole conoscere meglio.

Nel momento stesso in cui diventa probabile che un certo numero di persone possa voler ricercare informazioni su un determinato argomento o un determinato personaggio, quell’argomento e quel personaggio diventano enciclopedici (almeno in base al criterio di enciclopedicità che dovrebbe avere un’enciclopedia gratuita e online).

Non è una cosa difficile da capire, eppure i wikipediani si azzuffano da anni sulla questione senza venirne mai a capo.

Ma non scordiamoci – ne abbiamo parlato in precedenti Perle – che su Wikipedia anche le voci delle vittime e dei caduti per opera del terrorismo hanno rischiato la cancellazione: “in fin dei conti si trovavano solo nel posto sbagliato al momento sbagliato” argomentava qualcuno…

Ecco quindi che anche per Arrigoni si è aperta una vera e propria battaglia tra wikipediani favorevoli al mantenimento della voce e wikipediani contrari, con tanto di appelli e propaganda che imperversavano su blog, siti Web e organi di informazione.

A ben vedere dietro la battaglia per il mantenimento della voce si nascondevano altre ragioni rispetto a quella della “enciclopedicità”: il timore (o la speranza, secondo i punti di vista) che la pagina di Arrigoni diventasse una pagina di propaganda filo-palestinese e anti-israliana e una cassa di risonanza per teorie complottiste senza capo né coda.

E in effetti le discussioni a margine della voce dimostrano che il tentativo c’è stato e la voce online al momento in cui scriviamo questa Perla (copia archivio) evidenzia che le perplessità non erano infondate.

Partiamo proprio dalla voce.
Cosa dovrebbe contenere una voce su un personaggio come Arrigoni?
I suoi dati anagrafici, una sua fotografia (meglio neutra), una breve biografia che ne illustri il percorso di vita e il suo pensiero e ovviamente una sintetica ricostruzione della vicenda del rapimento, del blitz, della cattura e/o uccisione dei responsabili. Non guasta un accenno alle principali (ovverosia significative) reazioni internazionali. Il tutto, ovviamente, corredato da fonti e riferimenti che consentano il riscontro di quanto illustrato nella voce.

Pensate che ci siano riusciti? Niente affatto.

Al posto di una foto di Arrigoni c’è un disegno che – a prescindere dal pregio e dalla qualità della vignetta – ha un marcato sapore ideologico e propagandistico, con tanto di dita sollevate a indicare la V di vittoria. Per carità: il disegno potrebbe (forse) andar bene come nota di colore che renda l’essenza della vita di Arrigoni e degli ideali per cui ha sacrificato la vita; potrebbe (forse) andar bene come tributo a un italiano ucciso per una causa condivisa da molti altri connazionali.
Ma come immagine di apertura di una pagina biografica proprio non ci sta.

Nel corpo della voce, poi, non si fa alcun cenno alle operazioni della polizia di Hamas che hanno portato all’uccisione o alla cattura dei suoi sequestratori e assassini: un particolare di non poco conto, visto che la loro identità e le loro ammissioni rappresentano un elemento fondamentale per riconoscere il contesto e le responsabilità della sua uccisione.

La lacuna offre spazio a chi sostiene inverosimili ipotesi complottiste e qui veniamo alla pagina di discussione della voce, nella quale spicca l’apparizione di un certo HKulture che ha tentato in ogni modo (con interventi chilometrici e noiosissimi) di inserire riferimenti alle teorie che accusano Israele e il Mossad dell’uccisione.

Leggiamone qualche stralcio:

Wikipedia, Arrigoni e HKulture
Ciao! Stavo proprio ora leggendo la biografia di Arrigoni … vorrei umilmente darvi dei suggerimenti se è possibile.
(…)
Per quanto riguarda la sua morte. Così come è scritta, sembra che i responsabili della morte di Arrigoni siano senza ombra di dubbio membri salafiti. Ma ci sono molti lati oscuri a riguardo, che secondo me dovrebbero essere messi in evidenza sin da ora. Un dato oggettivo, che getta molte ombre sull’accaduto, è senza dubbio il fatto che Arrigoni sia stato ucciso prima dello scadere delle 30 ore…il che non ha senso, se lo scopo era ottenere la liberazione di alcuni prigionieri.

HKulture scriveva il 25 aprile 2011, sei giorni dopo che le forze di Hamas avevano rintracciato e ucciso alcuni dei sequestratori e ne avevano catturati altri, per cui non c’era più alcun dubbio sulla responsabilità dell’uccisione di Arrigoni.
Che c’è poi di strano che Arrigoni fosse stato ucciso prima dello scadere dell’ultimatum?
A parte la possibilità che l’uomo sia stato ucciso proprio nel corso del blitz al covo dov’era tenuto nascosto, non è certo la prima volta che una banda di rapitori chiede un riscatto per la liberazione di un ostaggio che in realtà è già morto.
L’obiezione di HKulture è quindi senza senso ed evidenzia la sua volontà di inquinare la voce con teorie complottiste anti-israeliane.

Pensate che l’abbiano subito messo all’angolo su Wiki?
No no.
Come potrete leggere nella discussione, lo hanno invitato a mettere mano alla voce!

Fortuna che interveniva un altro Wikipediano, Cotton (segno che gli amministratori non sono solo “cumpari” ma sanno anche fare bene), a mettere i puntini sulle i:

Molto molto contrario ad inserire in voce ipotesi di tipo sostanzialmente complottista sulla morte di Arrigoni che non hanno alcun fondamento concreto e che sbilancerebbero la voce in senso POV.–Cotton Segnali di fumo 10:30, 25 apr 2011 (CEST)

L’intervento di Cotton, infatti, induceva alla riflessione e veniva supportato da altri Wikipediani, con grande disappunto di HKulture che già aveva l’acquolina in bocca (o meglio sulla tastiera) per quanto si accingeva a scrivere.

Illuminante anche la stroncatura di Veneziano:

Mah, sono perplesso. Guardiamo appunto i dati di fatto, riscontrati a livello internazionale. Allo stato, la stessa Hamas, gli stessi Salafiti, tutti i servizi di intelligence internazionali riconoscono esplicitamente che è stata una ben precisa e espressamente individuata cellula operativa salafita ad organizzare ed eseguire l’operazione. Questi sono i dati di fatto, riscontrati e comprovati oggettivamente. Che poi per alcune ore si sia provato, in alcuni ambienti ritenuti estremisti anche tra i fondamentalisti, ad attribuire in una maniera completamente priva di prove o riscontri oggettivi la “responsabilità” ad un misterioso complotto israeliano (più che statunitense, più che austriaco, più che ecuadoregno), è, allo stato dei fatti oggettivi, un mero gioco di fantapolitica nella migliore delle ipotesi, o un tentativo consapevole di disinformazione da parte di quei gruppi nel caso peggiore (e più probabile, secondo molti commentatori). Come tale, ricadrebbe comunque nel POV e nell’ingiusto rilievo, e non vedo perchè dovremmo farvi da grancassa. Quando e se vi saranno riscontri oggettivi di tali asserzioni, li riporteremo nel dettaglio; ma al momento siamo proprio a livello del gossip politico di cattivo gusto (“conosco un gruppo che conosce un altro gruppo che avrebbe detto che…”). My two cents. Veneziano- dai, parliamone! 17:03, 27 apr 2011 (CEST)

Uno dei sostenitori di HKulture non si arrendeva:

Ok, io dico solo: queste voci sono evanescenti? Non le menzioniamo. La ricostruzione “ufficiale” è certa? No? Allora non presentiamola come tale. –Pequod76(talk) 17:21, 27 apr 2011 (CEST)

Pequod76 ha il tipico piglio del complottista: di fronte a un’evidenza schiacciante, con tanto di arrestati, lui parla di “ricostruzione ufficiale”!
Ma quella “ricostruzione ufficiale”, come la chiama lui, non è certo una velina del governo israeliano ma sono fatti incontestabili avallati dai palestinesi di Hamas!
E’ proprio vero che ai complottisti non va mai bene niente, quando la verità dei fatti non coincide con i propri desideri.

HKulture tornava alla carica il 29 aprile:

Ma non è necessario fare discorsi o ragionamenti complicati, perchè non tocca a noi cercare il colpevole del delitto Arrigoni. Nostro compito è testimoniare i fatti così come sono ora. In futuro, se ci saranno novità, aggiorneremo la voce. Il ragionamento, in realtà, è molto più semplice e anche il modo in cui si dovrebbe procedere dovrebbe essere più semplice. La domanda che tutti ci poniamo, fondamentale, è: “Chi ha ucciso Arrigoni e perchè”

Bellissima. Prima dice che “non tocca a noi cercare il colpevole” poi dice “la domanda che tutti ci poniamo, fondamentale, è: chi ha ucciso Arrigoni e perché”.
Del resto i complottisti hanno questa innata capacità di contraddirsi nel giro di due frasi.
Sta di fatto che quella domanda è cara solo a HKulture e ai suoi amichetti, perché tutto il resto del mondo ha già una risposta: certa, documentata e senza ombre.

L’unico fatto certo per ora sono i dati relativi alla morte di Arrigoni, cioè i FATTI ben testimoniati sui giornali (ed è da quelli che dovremmo partire).

Accidenti. Ecco che i giornali diventano di colpo attendibilissimi. Ma solo sulla morte di Arrigoni, che secondo HKulture è l’unico dato certo.
L’uccisione e la cattura dei responsabili del sequestro, evidentemente, per HKulture non è un dato certo. Se lo sono inventato i palestinesi, secondo lui…

(…) A noi spetta solo dare spazio a tutte le interpretazioni, a tutte quelle ovviamente di spessore, ben spiegate e analizzate. Per esempio, ultimamente, c’è anche chi parla di un coinvolgimento del Mossad (…)

La lingua batte dove il dente duole. HKulture vuole a tutti i costi mettere in mezzo Israele e il Mossad. E’ proprio il tipico complottista che se resta fermo con l’auto perché il serbatoio è a secco, accusa il Mossad di avergli fregato la benzina.

Se Wikipedia appoggia solo una tesi, allora sì che rischia di non essere neutra. Avrà abbracciato una tesi, avrà aderito e sostenuto solo una tesi. Si sarà schierata! Altro che neutralità!–HKulture (msg) 21:00, 29 apr 2011 (CEST)

Ecco, questo è il tipico ragionamento del wikipediano complottista. Un ragionamento che ha già fatto tanti danni a Wikipedia, come abbiamo visto nelle nostre numerose Wikiperle.
Secondo questo ragionamento, se il salumiere sotto casa si alza la mattina e dice che il Colosseo è stato costruito dai marziani, Wikipedia dovrebbe riportare quella tesi asetticamente, a fianco a quella secondo cui fu costruito dai Romani…
La neutralità deve riguardare le opinioni e i giudizi (Wikipedia non può scrivere che Roma è più bella di Firenze) non certo i fatti.

Ma chi è HKulture?
Pensiamo di averlo rintracciato.
Dovrebbe essere il curatore di questo blog:

Wikipedia, Arrigoni e HKulture

e di questo profilo Facebook:

Wikipedia, Arrigoni e HKulture

Ben visibile l’appello “Boicotta Israele”.

Evidentemente tra le iniziative per boicottare Israele, rientra anche l’inserimento su Wikipedia di accuse infondate, anche a costo di assolvere i veri colpevoli dell’assassinio di Arrigoni.
Un comportamento caratteristico di tutti i complottisti.

Ringraziamo per le segnalazioni Cristina D. e C.C.


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