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Women Fiction Festival 2011: Dietro le quinte

Creato il 09 ottobre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Care lettrici e lettori, 
oggi son qui non per parlarvi di un libro ma per presentarvi l'anima del Festival letterario di Matera. Un'anima tutta femminile, coraggiosa e determinata, composta in realtà da tre donne: Maria Paola Romeo, Mariateresa Cascino e Elizabeth Jennings. Le ho letteralmente braccate (con un'insistenza che talvolta suona sgradevole anche alla sottoscritta) per un giorno intero e finalmente, nell'assolata mattina di sabato sono riuscita a tenerle sedute per una manciata di minuti dinanzi a una telecamera, nel grande cortile delle Monacelle.
Sono donne che hanno un'idea precisa del futuro: dinamiche e tenaci, capaci di moltiplicare pani e pesci (metaforicamente parlando) e di offrire a editor, autori e addetti ai lavori una manifestazione di alto livello e dallo spirito internazionale. Tutto nel Festival ha il sapore della letteratura e del confronto. Da questo punto di vista, il ruolo di Elizabeth Jennings è fondamentale: questa donna sempre sorridente, dal viso aperto e gentile e dall'accento americano ha fatto sì che il Festival non sprofondasse in quel provincialismo autoreferenziale, tipico di molte manifestazioni del genere qui in Italia. Poi ancora, Mariateresa Cascino: una vera lottatrice, secca e decisa, ma con un sorriso dolce che accoglie l'interlocutore anche nei momenti per lei meno opportuni (e io ne so qualcosa...). E' lei che risolve i problemi dell'ultimo istante, quelli che rischiano di travolgere un'organizzazione che si dipana lungo i mesi che precedono l'evento. E infine Maria Paola Romeo: il trait d'union tra il mondo degli editor e il festival, tra gli autori e il pubblico. Una piccola donna minuta dal pugno di ferro in guanto di velluto, un agente verso cui nutro una grande stima dal punto di vista professionale.
In questa sede voglio ringraziarle ancora una voltaper la loro disponibilità: sui loro visi leggerete la tensione dovuta alla massa di impegni che le attendevano. Ma non per questo si sono sottratte alla nostra intervista, anzi: sono state pazienti e disponibili rispondendo anche a domande scomode, senza remora alcuna. Dunque, ecco a voi l'anima di un Festival che, non c'è dubbio, è un unicum straordinario nel panorama editoriale italiano. So... Enjoy!

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