questo post partecipa al writing tuesday dell’interno 105.
.§nessuno è perfetto!§.
“sbatacchia fuori da questa stanza quel tuo enorme e ingovernabile ego! sono al limite della sopportazione umana! ci siamo capiti? DEVI SPARIRE DALLA MIA VISTA! IMMEDIATAMENTE!” era infuriato con me, a dir poco. mi insultava non solo con le parole ma addirittura guardandomi con aria di plateale rimprovero. a nulla valeva il mio sguardo sottomesso e dispiaciuto, vani e inutili i miei giri intorno a lui in attesa di una carezza, un sorriso strappato complice una ritrovata intesa. no ogni mio tentativo era un ulteriore buco nell’acqua. per cosa poi tutto quell’astio improvviso verso di me, la sua adoratissima cucciola come era solito chiamarmi affettuosamente tutto il santo giorno? per aver rovesciato inavvertitamente a terra, sul pavimento della cucina appena pulito, un boccone di cibo e poi sempre inavvertitamente averci camminato sopra rendendo tutta la cucina nuovamente sporca. ma una distrazione banale non è concessa a tutti? devo sempre essere io quella che subisce il rimprovero’ perchè lui non sbaglia mai? come quella volta che mi lasciò per ore chiusa fuori al terrazzo… mi cercava per tutta la casa, e non sapeva più dove sbattere la testa. faceva pure un freddo becco, e io là fuori, a cercare un po’ di calore sotto al plaid di lana sbadatamente lasciato sul lettino prendisole. poi finalmente, si ricordò dove eravamo rimasti fino al tramonto, a farci le coccole, e venne a liberarmi. allora si profuse in scuse e carezze, mi fece accomodare in salotto davanti al camino come se fossi una regina. io non mi risentii per la sua dimenticanza, all’epoca. in fondo tutti possiamo sbagliare. perchè siamo tutti degli esseri umani. solo che lui, il mio signore e padrone certe volte si crede un gradino superiore a me. il motivo lo conosco oramai da un pezzo. lui a due zampe, io a quattro. è quella la differenza, per lui incommensurabile e per me inaccettabile. ormai ho deciso, se mi tratterà di nuovo a pesci in faccia, come stasera, può pure dire addio alla sua cucciola.