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Xi° comandamento: non giocare con il pane e la vita altrui….

Creato il 06 giugno 2012 da Sidast

XI° COMANDAMENTO: NON GIOCARE CON IL PANE E LA VITA ALTRUI….

Qualche dipendente Ast è arcifelice per aver incassato lo stipendio di Maggio, non il 25 o il 27 dello scorso mese ma nelle ultime ore, malgrado le promesse non mantenute dal Vice Presidente Tafuri e come se di fosse trattato di una regalia, di qualcosa non sacrosantamente guadagnata ma “concessa” per benevolenza.

 

Dimenticano i tapini che i problemi loro e dell’Ast non sono per nulla finiti e, anzi, sembrano destinati ad aggravarsi perché l’Azienda ha imboccato un lungo e buio  tunnel in discesa al termine del quale s’intravedono paghe dimezzate, trasferimenti, mobilità e, Dio non voglia, licenziamenti oltre alla svendita o alla chiusura definitiva della Società….

 

Di tutto ciò bisogna ringraziare. Innanzi tutto, i Sindacalisti aziendali che non muovono un dito per cambiare il corso del malevolo destino e, in seconda battuta i Dirigenti e gli Amministratori della Società senza dimenticare i Signori della politica regionale che, in cambio della sistemazione di qualche loro rampollo (anche del calibro del “Trota”, a volte) hanno lasciato che i primi portassero al fallimento una splendida Azienda perseguendo fini personali e infischiandosene del futuro di un migliaio di padri di famiglia ai quali stanno togliendo il futuro e la serenità….

 

Ebbene, posto che non spetta ai singoli dipendenti, bensì ai loro rappresentanti sindacali fare le pulci all’Azienda, valutare le entrate e le uscite, monitorare investimenti e sprechi, vigilare sul buon andamento della partecipata regionale e che, purtroppo, i sindacalisti aziendali NON POSSONO svolgere tale fondamentale ruolo perché COMPROMESSI, VENDUTI, RICATTATI, MINACCIATI, COMPLICI dei loro padroni e benefattori nel contempo, il SINDACATO DIPENDENTI AST intende ad essi sostituirsi nella gestione delle relazioni sindacali con l’Azienda e, nel far ciò, come il buon Beppe Grillo, non si accontenterà di guadagnare il 10, 20, 30% delle deleghe ma si pone come obiettivo finale di raggiungere il 100% delle adesioni fra i lavoratori.

 

E’ naturale che l’Azienda “riconosca” certi Sindacati dopo esserseli “comprati” non con soldi propri, ovviamente, ma con le risorse generosamente messe a disposizione dall’Amministrazione Regionale, e che non voglia “riconoscere” il Sidast, non per una questione di “grandezza” ma per il semplice motivo che tale Sindacato non si è mai offerto in vendita oltre che (ma guarda un po’….) per non difendere la stessa organizzazione i soli appartenenti alla propria parrocchia, bensì la TOTALITA’ dei dipendenti Ast. La novità è talmente “nuova” da far venire i brividi (e anche qualcos’altro visto il consumo in quantità industriale di “rotoloni Regina”)  e mettere talmente paura da far dichiarare che il Sidast “non esiste” e che “non può offrire nulla ai lavoratori” perché, a differenza della concorrenza, non gestisce alcun ufficio movimento lottizzato in nessuna Agenzia, a dimostrazione che tali centri di potere rappresentano il simbolo della co-gestione aziendale in quanto consentono ai vari Sindacati di elargire prestazioni straordinarie, trasferte, assegnazione dei migliori atb, ferie e quant’altro ricavandone, in cambio, deleghe (o dobbiamo definire le stesse con il termine di “pizzo”?). Comunque, il Sidast si presenterà personalmente e in massa per cui la Società non potrà non riconoscerlo, volente o nolente e poi fare i conti con lo stesso….

 

I prossimi tre  post del blog verranno dal Sidast dedicati a tre temi serissimi quali i motivi che hanno determinato l’attuale crisi di liquidità aziendale, quindi ai possibili rimedi e, infine, alla possibilità non propriamente utopica che l’Ast spa venga soppressa e che si torni all’Ast pubblica e cioè a quell’Ente Giuridico Regionale che mani ignobili hanno voluto sopprimere per inseguire ignobili disegni affaristici che non sono stati ancora (per fortuna) compiutamente realizzati grazie, anche, alla nostra feroce opposizione.

 

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