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Yara

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Sabato abbiamo saputo quello che non volevamo mai che fosse accaduto: Yara Gambirasio è morta.

Il corpo della tredicenne di Brembate di Sopra è stato ritrovato abbandonato e in avanzatissimo stato di decomposizione in aperta campagna a 10 km dal paese, a tre mesi dalla sua scomparsa. A togliere il dubbio sull’identificazione del corpo sono i vestiti, gli stessi che la bambina indossava il giorno della scomparsa e l’apparecchio ortodontico.

La piccola ginnasta è stata uccisa e quest’ipotesi è stata dichiarata prima dell’autopsia. Sono evidenti sul suo corpicino alcuni segni di arma da taglio, presto verrà accertato se sul suo corpo siano presenti segni di violenza sessuale, se il corpo è stato portato in seguito all’omicidio e chi è stato ad ucciderla.

Intanto l’Italia è divisa in due: Molti vorrebbero la pena di morte per il suo assassino, altri invece utilizzano Facebook per esternare le stesse provocazioni  che hanno mostrato anche per il delitto di Sarah Scazzi.

 Alcuni utenti hanno segnalato alla polizia postale alcuni gruppi che presentavano foto ritoccate e parodie sulla vicenda di Yara. Molti inneggiavano al nazismo e indossavano delle maschere bianche nell’immagine del proprio profilo.

C’è un gruppo che offre la versione zombiesca di Yara. Non si capiva il senso di questo gruppo: se andar contro la speculazione mediatica del caso Yara o vogliono semplicemente farsi notare. Sul gruppo si legge di alcuni troll che criticavano pesantemente i programmi televisivi di Barbara D’Urso, la speculazione mediatica su questa vicenda e il moralismo di alcuni utenti.  

Dopo aver  raggiunto l’obiettivo di essere notati dalla stampa, il gruppo, cambia nome per intitolarsi “Caso Yara: Tra falso buonismo e moralismo bigotto“ e svela l’origine di quella provocazione che raggiunge la stampa grazie all’indignazione degli utenti che non hanno capito il vero scopo del gruppo. “Speculazione: state uccidendo Yara per la seconda volta” sembra un’aperta denuncia cotnro il circo mediatico. Successivamente dopo tante segnalazioni viene chiuso.

Intanto i mass-media continuano il loro sciacallaggio televisivo sotto secondi fini: quelli di guadagnare sul dolore altrui.

R.I.P Yara



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