Mi piacciono le lingue. Fosse per me studierei solo quelle. Ovviamente son laureata in lingue straniere, peccato solo che ai miei tempi Udine, seppur rinomata universitá, offrisse poca scelta. E pochi buoni professori, come quella di croato, lingua che avevo scelto e avevo dovuto abbandonare perché la docente non si presentava alle lezioni. L'han cambiata, poi, con una che m'ha detto fosse davvero brava, ma era troppo tardi e giá ero immersa, mio malgrado, nello spagnolo. Giá, sta lingua non la volevo imparare, non andavo a lezione, mi annoiava, ma preparavo gli esami in due settimane e avevo sempre 30 agli esami. Non so come fosse, magari era il gioco del destino che si burlava di me. Magari era giá tutto scritto, chissá...
Ora lo spagnolo é la mia seconda lingua, quella che parlo a mio figlio, quella dei sentimenti, quella in cui meglio spiego i miei stati d'animo senza bisogno di pensare e soppesare le parole.
E quindi penso alla parola amore. Perché nelle lingue che parlo (mi riferisco a quelle perché non conosco tutte le altre lingue e non vorrei dire cose non vere) tu dici a qualsiasi persona che la ami con questo verbo.
In spagnolo dici Te quiero al patner, ai figli, alla famiglia, agli amici. Non ci son distinzioni, tu ami tutti allo stesso modo.
In inglese dici I love you come in spagnolo, a tutti, nessuno escluso. Non si distingue il tipo di amore.
Eppure l'italiano lo fa. Dici al patner Ti amo, ma non a tuo figlio. Sembra quasi incestuoso dire al figlio Ti amo, normale invece dirgli Ti voglio bene, Ti voglio un bene dell'anima.
Quando sei giovane al fidanzatino di turno gli dici Ti voglio bene, Tvtb, in tutte le varianti. Ma solo quando arriva il Ti amo allora la relazione si fa seria.
Cresci, e quando finalmente l'uomo con cui stai ti dice Ti amo, allora gongoli, sicura di quella relazione matura. Il Ti amo diventa lo spartiacque di una relazione adolescenziale ad adulta. Il Ti amo implica cosí tante cose che neppure te le immagini. Queste due parole creano enormi aspettative. Questo verbo mancato crea una tristezza infinita.
Scontato invece il Ti voglio bene, abituati da tutta la vita a sentirtlo dalla famiglia, dagli amici.
"Mi ha detto Ti amo!!!" - cambia tutto, lui ha detto quella parola. Che poi perché nell'immaginario collettivo ci aspettiamo che sia facile da pronunciare da una donna, e difficile da un uomo. Forse le donne son piú propense a dirlo? Forse gli uomini son esenti dall'esprimere un sentimento?
Eppure il Ti voglio bene é d'obbligo quando stai con qualcuno, quando appunto diventa un Ti amo tutto cambia, a volte, e crea paranoie.
In spagnolo no. In spagnolo lui ti dice Te quiero, senza altre sfumature, c'é amore, che sia per una notte o per tutta la vita. Ascolti un I love you, non ti chiedi con quale intensitá d'amore ti sta amando la persona che te lo dice, é love, punto e basta!
Te voy a querrer toda la vida, a pesar de lo que pasó entre tu y yo, pero tu eres el padre de mi hijo, y por eso te quiero.
Ovvio, che io abbia problemi con il mio ex peró ció non toglie che comunque sia il padre di mio figlio. Ovvio che mio figlio non sarebbe quel che é se non fosse che anche il padre ha messo del suo nel generarlo. Mio figlio é sempre sorridente come il padre, ha quell'aria furbetta del padre, ha lo stesso sguardo dolce. Ovvio che mio figlio sia anche riflesso del padre. Ovvio che solo per quel motivo posso amarlo, perché mio figlio é qui anche "grazie" a lui.
Cosí che in spagnolo posso continuare a querer un ex con cui ho dei problemi personali, ma che pur sempre é una persona che fa e fará parte della mia vita.
Non é che dico te quiero menos, te quiero más, solo te quiero, e basta.
A mio figlio gli dico Te quiero, non ho altre parole per esprimere il sentimento che provo. É un amore differente da quello che posso provare per un uomo, ma lo penso solo perché nella mia testa c'é il Ti amo. Se io lo scrivo é un Te quiero, nessuno sa se intendo Ti amo o Ti voglio bene.
Chissá perché nella lingua italiana, nella nostra cultura, abbiamo cosí tanto bisogno di distinguere e soppesare i nostri sentimenti, mentre in altre culture non si creano conflitti.
Perché dobbiamo catalogare le persone secondo l'intensitá dell'amore che proviamo, e distinguerle mettendole cosí in una scala sentimentale.
A volte sarebbe molto piú facile dire Te quiero, che dover spiegare il bene che vogliamo, o l'amore che proviamo. Un amico o amica a cui dici Te quiero non si chiede quanto la ami, neppure si chiede in che maniera la ami, non ci sono equivoci, lo/a ami come amico/a.
Cosa che in italiano non é possibile. Ora la modernitá lessicale usa questo ti lovvo, che mi sembra una parola davvero brutta, storpiata, una cosa che scopro in uso dopo tanti anni all'estero, e che non mi piace per niente. Io ti lovvo...che parola é!!! Un inglese italianizzato...oddio che orrore.
Ma vabbé, ognuno parla come vuole, ognuno sceglie le parole che meglio esprimono se stesso.
Io preferisco dire Te quiero, do il mio amore senza doverlo spiegare, senza dire quanto e come, senza aggiungere altro. Yo quiero, e basta. E mi piace.