Laura Intransito, una delle partecipanti di EAVIcamp, ci anticipa qualcosa della sua promettente session dedicata alla blogosfera cubana:
Negli ultimi due mesi Cuba è tornata a far notizia in Italia e nel mondo e il ritorno del Leader Maximo sulla scena politica internazionale incuriosisce e fa discutere.
Per chi voglia seguire gli ultimi sviluppi sulla situazione politica e socio-economica cubana, oltre alle informazioni “ufficiali” che ci arrivano dai servizi dei corrispondenti accreditati, si trovano in Rete le voci dei cittadini dell’isola. Infatti, il contesto di limitata libertà di espressione che vige nel paese ha innescato ed alimentato negli ultimi anni la blogosfera cubana permettendo ai suoi protagonisti di lanciare veri e propri messaggi in bottiglia nel grande mare che è il Web.
Come è noto ai più, il collegamento internet a Cuba, oltre ad essere scadente, è sostanzialmente precluso alla maggior parte dei cittadini che per accedere alla Rete devono ingegnarsi in vari modi (non sempre legali) e spesso si trovano impossibilitati a leggere i loro stessi Blog che vengono bloccati da programmi costruiti Ad Hoc.
Sono circa cinquanta i blogger che scrivono da Cuba, molti vivono nella città dell’Avana dove le possibilità d’accesso a Internet sono migliori rispetto al resto del paese, mentre quelli sparsi nelle province spesso si trovano a dover ricorrere all’aiuto di amici informatici o affrontare lunghi viaggi per pubblicare i loro articoli. Ma nessuno di questi ostacoli è riuscito a scoraggiare questa rete di cittadini coraggiosi, e solidali tra loro, a desistere dall’impegno assunto di voler creare uno spazio di informazione, opinione pubblica e dibattito libero dentro Cuba.
Di questi “scrittori intellettualmente indipendenti” che usano Internet e i Social Network per esprimere opinioni e veicolare informazioni la più famosa è certamente Yoani Sanchez, da poco premiata con il Premio Principe Claus per il giornalismo e proclamata “eroe della libertà di stampa” dall’Istituto della Stampa Internazionale IPI. Il 19 settembre 2010 a Torino, in occasione della manifestazione culturale Oltre I Muri, sono riuscita a farle qualche domanda in teleconferenza. Grazie all’aiuto del suo traduttore Gordiano Lupi la blogger ha raccontato la sua Cuba. Quella che si può leggere nelle pagine del libro Cuba Libre, quella che io stessa ho avuto la fortuna di conoscere camminando per le strade dell’Avana e parlando con la sua gente. Una Cuba messa in ginocchio dalla doppia valuta, dalla paura ad esprimersi dei suoi abitanti e da una situazione politica in perenne attesa. Yoani ha sottolineato l’importanza che oggi ha la blogosfera cubana come una delle voci fuori dal coro (insieme a qualche gruppo musicale “sovversivo”) in un contesto totalitario, ma soprattutto quella che avrà domani quando il paese dovrà affrontare una necessaria transizione politica. È allora che Cuba avrà bisogno di una vera opinione pubblica, non solo di un’opposizione ma di un dialogo costruttivo a cui non solo i blogger dovranno partecipare. Questo è quello che fa Yoani Sanchez post dopo post: si batte perché nel paese ci siano pluralismo e Internet per tutti. E anche se spesso si trova indifesa a combattere le sue battaglie il suo blog sta diventando un’arma carica puntata alla tempia della censura politica.
Durante EAVIcamp, avremo modo di affrontare la sua storia e quella di molti altri blogger che, pur non essendo famosi meriterebbero di essere letti. Nel frattempo vi lasciamo con l’intervista che Orlando Luis Pardo Lazo (altro eccellente blogger cubano – qui la versione tradotta) ha fatto a Yoani Sanchez pochi giorni fa quando i risultati del Premio Principe Claus sono stati resi noti.