Walter Zenga, in collegamento da Dubai ospite con Lino Banfi della trasmissione “Pezzi da 90” sull’emittente umbra Radio Onda Libera, ha parlato della serie A e del momento dell’ Inter, e del suo mancato arrivo sulla panchina nerazzurra:
Per il terzo posto è bagarre con 6 squadre in 3 punti: chi vede favorita?
“Non vedo una squadra superiore, c’è un grande equilibrio. Ma al top vedo Di Francesco e Sarri che stanno facendo un lavoro eccellente con Sassuolo ed Empoli avendo in organico tanti italiani. Sono al top le due squadre genovesi, e merita Stramaccioni che all’Udinese sta facendo bene”.
Mancini sta cambiando l’Inter?
“Vedremo cosa dirà il futuro, aspettiamo”.
Si è fatto un’idea del perché l’Inter non le affida la panchina sebbene una grossa fetta della tifoseria nerazzurra non veda l’ora?
“Ho iniziato ad allenare più di dieci 10 anni fa negli Stati Uniti, ho fatto il mio percorso. C’è chi nasce con la camicia e chi deve comprarsela. Io me la sono andata a comprare e ho imparato a distinguere. Ormai l’Inter è per me un discorso chiuso e abbondantemente seppellito. Mi dispiace se penso che ogni tanto qualcuno parla bene di me, come ultimamemente Trapattoni, e sembra che ai più dia fastidio che qualcuno parli bene di me”.
Tornerebbe in Italia?
“Ho fatto una scelta di vita, sto con la mia famiglia a Dubai in un posto dove la qualità della vita è altissima. Ho concluso l’esperienza con Al Jazeera e mi sono preso una pausa di riflessione, direi un anno sabbatico. Mi guardo attorno e penso positivo, vedremo quel che succederà. Chiudere le porte a qualcuno o a qualcosa non va bene. Ho avuto delle opportunità durante questi mesi e le ho accantonate perché avevo in mente che potesse accadere qualcosa per tornare all’Inter”.