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Zona Cesarini (by Giuseppe Giordano)

Creato il 27 agosto 2013 da Simo785
Zona Cesarini (by Giuseppe Giordano) Dall’archivio del Bar Frankie, pubblicazione originale del Dicembre 2012.   Zona Cesarini è un’espressione con cui si indica la fase finale di una partita di calcio e, più in generale, di un qualsiasi evento sportivo. ed è passata nella lingua italiana anche a indicare un evento del viver comune che si concretizzi in extremis.
Essa prende il nome da Renato Cesarini….,ma chi era costui? e perchè viene detta zona cesarini?
Renato Cesarini, il più matto, il più estroso giocatore che abbia vestito la maglia della Juventus, era venuto dall’Argentina , calciatore oriundo argentino nato a Senigallia l’11 aprile del 1906.Dopo alcune esperienze con squadre argentine, nel 1929 venne acquistato dalla Juventus ed esordì in Serie A nella sfida Napoli-Juventus del 23 marzo 1930 (2-2)
Cesarini  sembrava fatto quasi apposta per la disperazione del severissimo barone Mazzonis, che pure aveva caldeggiato la sua venuta in Italia, ma che era solito vigilare sulla buona condotta dei giocatori come un gendarme. Egli amava i locali notturni, la bella vita in genere,le belle donne un lontano parente di balottelli insomma. Ma entra nella storia non perchè fosse un campione un capocannoniere ma bensi: sul  terreno di gioco Cesarini sapeva essere protagonista. Innanzitutto non aveva paura di nessun avversario, perché era dotato di un fisico eccezionale: lo dimostrava anche in allenamento, durante la partita di metà settimana, dopo aver magari trascorso un paio di notti in bagordi. E poi Renato era in possesso di una tecnica personale e di una intelligenza di gioco raramente riscontrabili. Aveva intuizioni tattiche tanto improvvise quanto felici; era, insomma, un campione completo.
  Nella stagione 1930-1931 vinse il suo primo scudetto, contribuendo con 9 reti alla causa della “Signora”; in quel periodo disputò, da oriundo, alcune partite con la Nazionale italiana.  Ma entra nella storia del calcio ma del linguaggio comune Il 13 dicembre del 1931 quando segnò una rete all’ultimo minuto di gioco durante la partita amichevole Italia-Ungheria: siccome già in campionato aveva realizzato più di una prodezza del genere, i cronisti iniziarono a parlare di zona Cesarini per indicare le marcature effettuate nei minuti finali della partita. La medesima locuzione, che indica un avvenimento accaduto a pochi secondi dallo scadere del tempo massimo, è rimasta nell’immaginario collettivo anche negli anni a venire.   Nel 1945 si ritirò dal calcio giocato e divenne allenatore della Juventus, che guidò dal 1946 al 1948, e che portò più volte al secondo posto in campionato negli anni del Grande Torino. Nella stagione 1956-1957 allenò le giovanili del River Plate e fu pigmalione di Omar Sívori, attaccante. Nella sua seconda ed ultima esperienza in bianconero, conclusasi nel 1961, l’allenatore italo-argentino vinse due scudetti e una Coppa Italia   Scompare in Argentina nel 1969 all’età di 62 anni, a seguito di un’embolia dopo aver subito un’operazione chirurgica al cervello.

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