Questa “forma” di fitness inventata da un ballerino colombiano oggi è diffusa in circa 110 mila sedi in 125 paesi e conta oltre 12 milioni di appassionati nel mondo. Popolarissimo in Usa e America Latina, da qualche anno spopola anche nel Vecchio continente.
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Lo zumba inoltre ha bisogno di ritmo e quindi utilizza la musica, un sound latino-americano, che permette di eseguire movimenti veloci, anche sensuali, che vanno a sollecitare e tonificare braccia, spalle, addome, fianchi e gambe.
Chi pratica lo zumba non ha la percezione di svolgere una attività fisica, ma al contrario di partecipare a una festa, perché è un vero divertimento.
Non è un caso che negli Stati Uniti si sia pensato allo slogan: It’s not a workout, it’s a party! (Non è allenamento, è una festa!).
Oggi lo Zumba è una disciplina articolata. Esiste lo Zumbatomic, per i bambini, l’Aqua Zumba, in acqua, lo Zumba Gold, per gli over 60, e lo Zumba Sentao, per chi lavora troppo e si allena alla scrivania dell’ufficio. Cumbia, salsa, merengue, mambo, flamenco, chachacha e reggaeton sono alcune delle colonne sonore che accompagnano i movimenti del “popolo Zumba”, unito, come una strana famiglia, da abitudini caserecce, come quella di tagliarsi gli abiti sportivi a misura, per renderli più originali.
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