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Se 250 buoni motivi non vi bastano… (review)

Creato il 27 novembre 2013 da Cibovinoandmore @Cibovinoandmore

Come anticipato ho partecipato all’evento “250 buoni motivi per partecipare” promosso dall’AIS a Villa Chiopris…che esperienza! 

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48 aziende con 48 banchetti, dove i sorridenti (e giustamente orgogliosi) produttori offrivano la degustazione dei propri vini migliori, descrivendone qualità, metodi di produzione, abbinamenti…

Antefatto: siamo io, la mia scrivania, una penna, la lista dei vini e Bibenda 2014. Indispensabile farmi un “piano di battaglia” di degustazione.

Ore 12: arrivo ad appena un’ora dall’apertura e già i locali sono gremiti di gente che si aggira tra i vari banchetti. Abbiamo tutti il nostro “bavaglino” per mettere a riposare il calice, rigorosamente marchiato “AIS – FVG”. Si comincia coi bianchi, con una degustazione orizzontale di Friulano.

C’è solo l’imbarazzo della scelta con chi iniziare, e per ordine alfabetico, si parte proprio con il Friulano più atipico che c’era: il Plus di Bastianich. Perché atipico? Perché il 10% delle uve sono appassite e danno al vino un corpo e un colore a cui non siamo abituati degustando un Friulano.

Personalmente trovo questo “esperimento” eccellente e interessantissimo. Si prosegue con Friulani più classici, poi si passa ai Pinot bianchi e grigi, ai Sauvignon (che delizia quello di Volpe Pasini) e agli Chardonnay (Kante).

Sono contento di aver perso ore di sonno la sera prima per farmi l’elenco e l’ordine dei vini da assaggiare, così malgrado “il nettare di Bacco” faccia sentire un po’ i suoi effetti continuo con ordine la mia carrellata.

Tutto è intervallato da frequenti visite al bancone del ristoro, dove il prosciutto di San Daniele, il Montasio e l’orzotto mi danno le forze e mi incitano a proseguire.

Ore 16: Terminato con i bianchi si passa ai rossi, anche se ormai la stanchezza si fa un po’ sentire. Per questo procedo un po’ più velocemente anche per lasciarmi lo spazio per…il dolce. Impossibile andarsene senza aver assaggiato i vari Verduzzi e Picolit con un pezzetto di Montasio invecchiato.

Questi eventi sono secondo me irripetibili. Dove vi capita di poter confrontare contemporaneamente il meglio del meglio dei vini friulani?

Robert Louis Stevenson diceva che “Wine is bottled poetry” e io dico che aveva perfettamente ragione!


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