Il 13 novembre è stato condiviso un documento: Meno Rifiuti- Piu’ Benessere con cui, insieme ad Italia Nostra e Adiconsum, l’Associazione Comuni Virtuosi si rivolge al mondo della produzione e della distribuzione per sollecitare 10 azioni attuabili nel breve e medio termine per alleggerire l’impatto ambientale di imballaggi e articoli usa e getta.
Hanno sottoscritto il documento circa 300 enti locali tra cui i comuni di Lucca, Lecco, Perugia, Trento, Pesaro, le provincie di Lecco e Avellino, l’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania.
Tra le associazioni nazionali hanno aderito Greenaccord, Fare Verde, MDF – Movimento Decrescita Felice, Slow Food Italia , Cittadinanza Attiva, Altroconsumo e l’Associazione Borghi Autentici d’Italia.
Questa azione partecipa alla Settimana Europea per la riduzione dei Rifiuti (17-25 novembre), un evento che mette al centro della pubblica attenzione l’esigenza di ridurre drasticamente la quantità dei rifiuti, aumentare la produzione eco-compatibile, allungare la vita dei prodotti e promuovere consumi attenti e responsabili.
Secondo le stime della Banca Mondiale la crescita della popolazione mondiale e lo sviluppo economico dei paesi emergenti porterà nei prossimi 10-15 anni ad un raddoppio dei rifiuti solidi urbani attualmente prodotti che ammontano a 1,3 miliardi di tonnellate circa e dei relativi costi di gestione.
Nonostante il fatto che il Rapporto Banca dati sulla raccolta differenziata 2011, registri come dato positivo un calo del 1,88% dei rifiuti prodotti rispetto al 2010 la gestione dei rifiuti in Italia presenta ancora grossi elementi di criticità. Ben difficilmente riusciremo ad arrivare all’obiettivo del 65 % di Raccolta differenziata (già conseguito e superato da altri paesi europei) se l’aumento annuo del livello di RD continuerà ad attestarsi su percentuali modeste come l’incremento del 2,27 % avvenuto nel 2011 rispetto all’anno precedente.
La percentuale di raccolta differenziata, secondo i dati del rapporto, passa infatti dal 33,26% del 2010 al 35,5 % del 2011.
Come riportato dal documento condiviso occupiamo in Europa il 20° posto su 27 Stati membri e rientriamo tra i 12 paesi della classifica che hanno basse performance di gestione dei rifiuti. L’Italia conferisce in discarica ancora quasi il 50% della sua produzione totale di rifiuti che ammonta a 15 milioni di tonnellate.
Proprio per non aver provveduto a bonificare grande parte delle nostre 255 discariche di rifiuti illegali e incontrollate, nel rispetto di una sentenza del 2007 della Corte di giustizia Europea, rischiamo ora di dover pagare una multa da 56 milioni.
Per conoscere le 10 mosse e firmare la petizione andate qui.