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12) Racconto: Piume d'angelo

Da Angivisal84

Piume d’angelo di Jenni Cardullo Creatura: Angelo12) Racconto: Piume d'angelo
Stavo sognando. E questo succede raramente e sempre per avvisarmi di cose strane, negative o positive non aveva importanza. Nel sogno ero vicino ad un lago, con un vestito bianco e accanto a me una luce forte ed intensa. In quella luce un volto. Un ragazzo biondo con occhi talmente chiari che sembravano acqua. Sembrava che volesse trapassarmi con lo sguardo. Mi sveglio di soprassalto. Stavo lacrimando. Perché?Mia mamma prima di morire diceva sempre che in me c’era qualcosa di diverso, strano. Se veramente era un sogno premonitore o comunque qualcosa di simile, tra qualche giorno accadrà. Come la morte di mia mamma, io l’avevo sognata. Guardo l’orologio, erano le 7 di mattina, ed oggi era il 1 giugno. Era accaduto esattamente un anno fa. Che coincidenza. Peccato che io alle coincidenze non ci credo!Mi alzo svogliatamente, mi lavo, mi vesto e scendo giù in cucina e preparo la colazione per me e mia sorella Kristin. Poi torno su e busso alla sua camera.
  • Kriii è ora dai. Altrimenti tu farai tardi a lavoro ed io a scuola!-
  • Mmmm arrivo, arrivo.-
Scendo di nuovo e inizio a mangiare il mio latte e biscotti. Poco dopo eccola tutta ben messa e truccata. Fa la segretaria di un avvocato, per lei l’aspetto esteriore è importante. Si siede ed i suoi riccioli neri ricadono sulle spalle leggeri. Mi sorride e dice:
  • Yasmine non avevo sentito la sveglia grazie. Come sta andando a scuola? Compiti?
  • Tutto ok, lo sai, tra un mesetto e poco più sarà tutto finito, esami di stato poi libertà.-
  • Ti senti preparata?
  • Certo che si! – e gli sbatto un sorriso a trentatre denti.
Ci alziamo in silenzio e prendo lo zaino, anche se ultimamente si fanno poche lezioni. Abbiamo finito quasi in tutte le materie il programma, almeno quelle degli esami, tranne economia e storia, dunque nelle altre si sta facendo un ripasso in previsione degli esami.
A scuola c’è fermento, quest’anno ci sarà un ballo scolastico, il primo. Sono tutti molto eccitati per questa novità. Io no. Odio ballare. Mi avvio per andare in classe quando mi sento chiamare, mi volto e vedo la mia migliore amica Elsa correre verso di me. Noto che è agitata, ma felice.
  • Yasmine finalmente Simone si è deciso, mi ha detto che vuole portarmi al ballo, o santo cielo.-
  • Elsa respira. Sicura che il ballo è aperto non solo per gli studenti?-
  • Sicuro, il preside lo ha detto. Possiamo invitare chi vogliamo per farci accompagnare!-
  • Tanto lo sai che io non vengo.-
  • Immaginavo. Ma per una volta uno strappo alla regola lo potresti anche fare sai? Lasciamo stare.-
Così ci incamminiamo insieme in classe. La noia ci attende.
  • Ti ho comprato un regalo sorellina, aprilo!-
Guardo Kristin con uno sguardo indagatore, non mi fa quasi mai dei regali, solo per le feste. E poi lo sa che non mi piace che mi chiama “sorellina”. Scarto il mega pacco ed esce fuori un magnifico vestito bianco perla, con rifiniture arancioni in fondo a forma di fiori. E’ semplicemente magnifico. Mi lascia senza fiato. Ma è lo stesso vestito del mio sogno di qualche giorno fa. Ed il mio sorriso svanisce, sgrano gli occhi e guardo mia sorella.
  • oh non ti piace? Vado a cambiarlo.-
  • No no è che… vedi…- abbasso gli occhi imbarazzata e turbata.
Mia sorella mi guarda attentamente, poi apre la bocca ed esclama.
  • E’ successo ancora vero? Hai fatto un sogno su questo vestito.- con il suo sguardo riesce a farmi impallidire e il ricordo del sogno più orribile della mia vita si fa più vivido che mai.
Quella notte io e mia sorella eravamo sole, guardavamo un film e mangiavamo pop-corn. Mia mamma era andata ad una cena con amiche. La notte prima avevo fato un sogno. Mia mamma che sbandava e finiva contro un albero e che moriva lì sussurrando i nostri nomi. Poche ore dopo infatti fummo svegliate dalla polizia che ci diceva che nostra madre era morta… esattamente come lo avevo sognato io.
  • Kri si ma non era un brutto sogno. È solo che mi hai sorpresa tutto qui. –
  • Ok forse ho esagerato. È che l’ho visto in quella vetrina e dato che ci sarà il ballo mi era sembrato un gesto carino- sorride- perché mi farebbe veramente piacere se tu ci vai.-
Rido di gusto. Mia sorella è fatta così.
  • Allora sarò costretta ad andarci alla fine. Perché non metterlo sarebbe un vero peccato- e sospiro forte.
  • Sorellina il ballo è solo tra quattro giorni. Sei ancora in tempo a trovare un cavaliere no?-
  • Si si. Ma potrei anche andarci sola e starci solo un’oretta.-
Mia sorella mi guarda e annuisce – come vuoi, ora devo andare.- ed esce di casa. Rimango ferma immobile come una statua. Cavoli se l’è filata via di corsa come una pallottola!
A volte la solita routine annoia. Sempre alzarsi, uscire per andare a scuola. Ma oggi stranamente sono in ritardo, la sveglia mi ha abbandonata. Per fortuna mia sorella si era svegliata in tempo, anche se non abbiamo neanche fatto colazione. Questa cosa mi rende altamente irritabile. La giornata non è iniziata nel migliore dei modi anche perché ho fatto un altro sogno. Non so se la sveglia che non ha suonato era un segno, dovevo forse finire il mio sogno?Mi trovavo sempre al lago. Il sogno è lo stesso, identico ma questa volta vedo molto bene il ragazzo. È alto ed ha le ali, sono stupende bianche con bagliori arcobaleno, riesco a rivedere ancora i suoi occhi così chiari da sembrare acqua. Ed io sto piangendo.Entro in classe quasi di corsa. Per fortuna che la professoressa ancora non c’è. Mi avvio al mio banco e noto che sopra c’è un biglietto con una rosellina bianca. C’è scritto:neri capelli, con occhi di ghiaccio… Spero di incontrarti al lago vicino Il giorno 10 di questo mese al tramonto. Lì saprai chi sono… tuo… Angelo.”Il 10 è il giorno del ballo. Fisso il biglietto con la bocca aperta per lo stupore. Non me lo sarei mai aspettata di avere uno spasimante qui nella scuola.
Eccola. Sta arrivando, sento il suo dolce odore, la mia dolce metà. L’unica donna che amerò in questa forma. Mi accetterà, riuscirò a farmi amare? Altrimenti morirò, la mia forma angelica sparirà.
Il lago… ed eccolo lì. Bellissimo, con le sue ali bianche ed oro. Si volta verso di me. Mi sorride. Mi avvicino a lui piano piano e mi siedo sulla panchina accanto. Lui si avvicina accanto a me e mi guarda. È simile al sogno. Ma non sto piangendo. Mi guarda ancora come se fosse indeciso su cosa fare. Io intanto ho un po’ paura. Insomma mi sembra tutto irreale, come in un sogno.Eccolo che si avvicina e mi abbraccia, neanche una parola, poi mi prende il viso e mi sorride. Mi ritrovo a pensare “baciami, baciami cavolo.” Poi si stacca dall’abbraccio, si allontana e se ne va volando. Mi lascia lì stupefatta ed anche un po’ arrabbiata. Rimango li per quasi cinque minuti buoni, poi quando decido di andarmene sento una voce che mi chiama -Yasmine aspetta.-Mi volto ed è lui, corre verso di me. Lo guardo incredula. Si avvicina.
  • Scusami se me ne sono andato via- la sua voce è qualcosa di stupendo, come una melodia. -Ma non potevo accompagnarti al ballo con delle ali e con tutta quella luce no?- accenna un sorriso.
Lo fisso e poi balbetto- giusto.-
  • Ti spiegherò tutto dopo il ballo. Grazie per non esser corsa via urlando.-
  • Sei troppo bello.- e due secondi dopo mi mordo la lingua per essere stata così sciocca a dirlo ad alta voce. Divento rossa come un peperone.
Mi prende a braccetto e ci incamminiamo per il sentiero. Il luogo del ballo è ad un chilometro da li.
  • Senti… potrei sapere il tuo nome? Dopotutto tu sai il mio. E se non saprò come presentarti agli altri potrebbero insospettirsi e fare troppe domande!-
I ragazzo-angelo, perché credo che sia proprio questo, insomma non può essere un ragazzo normale, ha le ali, mi sorride ed esclama: - Accidenti hai ragione… il mio nome è Daanihel.-Che nome strano, mai sentito. E così ci incamminiamo verso la palestra dove si tiene il ballo.
Siamo di nuovo al lago, il ballo ormai è finito da un po’. Sono seduta nella solita panchina. Daanihel mi osserva. Poi dice:
  • ok ora è il momento. Dico subito che avrai tempo tre giorni compreso questo.-
  • per cosa?- domando.
  • Per amarmi.-
Lo dice così ,tutto d’un fiato. Mi lascia un po’ sorpresa.
  • Come scusa?-
  • Sei una ragazza sveglia, ti osservo già da un po’, ma credo che vorrai sapere tutto nei minimi dettagli. Dunque senza aspettare troppo ecco tutta la verità.- Sospira e prende fiato- come avrai notato sono un ragazzo particolare, io sono un angelo. Alcuni di noi dopo molti anni possono trovare una ragazza da amare, ma questa ragazza è già stabilita. Mi spiego meglio, in un dato momento della nostra vita ci strappiamo una piuma dalle ali e questa piuma vaga per il mondo, per minuti, ore o addirittura anni, finché non trova una bambina che sta nascendo e che può essere degna di noi. Al momento opportuno la incontriamo ma non dobbiamo farci credere mortali, ma farci amare per ciò che siamo.-
Alzo una mano per fermarlo. Ho una domanda per lui.
  • E, se lei non ci crede o comunque non riesce ad amare uno come voi, che succede?-
Aspetta un po’ prima di rispondere.
  • Succede che moriamo, sia in senso umano che angelico. Smettiamo di esistere.-
  • Ho solo tempo tre giorni per amarti?-
  • Io ho tempo tre giorni per farti decidere. Oggi era l’unico giorno per parlartene e per conoscermi, i prossimi due giorni starai da sola per pensarci.-
Gli prendo la mano, sorrido e mi appoggio a lui. Voglio essere cullata dal suo respiro e dal battere del suo cuore, perché lo sento flebile, ma lo sento. Poi mi sorge un’altra domanda.
  • scusami Daanihel, ma io a volte sogno cose che poi si avverano, centra qualcosa con la piuma?-
  • beh a volte alcune ragazze sviluppano chiamiamoli dei “poteri”, ma non è molto frequente, sei un ragazza particolare mia Yasmine.-
  • Ancora un’altra domanda, l’ultima. Se ti amo e decido di stare con te, cosa accadrà?-
  • Diventerai un angelo come me!-
Lo osservo e sembrerà staranno, ma ho l’impulso di baciare le sue labbra. Non lo faccio, perché si insinua la consapevolezza e la paura di abbandonare tutti. Intanto lui continua ad osservarmi, sospiro.
  • Sarà il caso che ti accompagni a casa. –
Annuisco e così faccio un passo ma sento afferrarmi per un polso.
  • no no, ti accompagno io, volando!-
Sgrano gli occhi, ho paura ma non protesto. Lo abbraccio forte e anche lui lo fa. Sicuramente per non farmi cadere. Appoggio la mia testa sul suo petto e chiudo gli occhi. Sento che si alza in volo, il vento mi scompiglia i capelli e sento il vestito svolazzare. Dura poco, troppo poco, perché sono già davanti casa. Lui non dice niente, ma inaspettatamente mi prende il viso e mi bacia. Io rispondo al bacio addirittura abbracciandolo e stringendolo a me. Il mio cuore praticamente fa le capriole e il mio stomaco i capricci. Poi si stacca da me, sorride e se ne va volando.
I due giorni di decisione per me sono stayi una tortura. Ma le rose sulla finestra mi hanno fatto piacere. Ora sono seduta nella solita panchina. È come nel mio sogno, lui è li ed io sto piangendo.
  • Non posso abbandonare tutti. Non posso.-
Daanihel mi guarda.
  • Yasmine non devi abbandonare nessuno per ora, sarai come me ma potrai benissimo stare ancora con tua sorella. Finché potrai.
  • Certo, io sarò immortale ma lei no.- continuo a piangere.
  • So che hai paura. Ma ora devi decidere, non potrai tornare indietro qualsiasi cosa tu decidi.-
E come si sa la perenne lotta tra cervello e cuore si fa sentire. Ma ormai ho deciso non starò con lui, rinunciare a tutti coloro che amo. Sto per dirglielo quando mi sento svuotata dentro. Mi vedo senza di lui. Da quel giorno speciale che abbiamo passato, ho la consapevolezza che per soli due giorni mi è mancato moltissimo, un seme si è insinuato in me “l’amore”. Ho deciso. Vado verso di lui, lo bacio, non è giusto rinunciare all’amore. Io sento che il mio cuore lo ama con tutta me stessa. 

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