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17. Mille luci

Creato il 31 marzo 2012 da Fabry2010

Pubblicato da fabrizio centofanti su marzo 31, 2012

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Una gara da ballo! L’hai vista per caso, la notizia che ti rimette in moto. Che farai? La raggiungerai prima dell’inizio per dirle che sei di nuovo qui, che vuoi ricominciare? Che sei stato un idiota a rifiutarti, che hai deciso d’iscriverti al corso che fanno sotto casa? Ti mordi le labbra: come farai? Sei sempre stato il più negato. Ci hai provato, come la sera che avevate tanta birra in corpo che la litoranea ti pareva un serpente impazzito: cercavi di distinguere i fari dai lampioni, dalla spiaggia arrivavano lampi di locali che confondevi col riflesso delle onde. Venivate qui dal lungomare di alberghi e di cabine, dove le immagini ti assalivano ogni volta, la sua bocca aperta e l’odore della sabbia, il legno screpolato e l’orecchio sempre pronto a carpire suoni sospetti, echi di passi, estranei che potessero sorprendervi.
- Guarda, le mille luci della città.
- Non dire così, mi fai paura.
- Paura?
- Sì, paura di sbandare, di un frontale con le macchine che vengono dalla parte opposta.
- Passami la birra.
- Sei matto.
- Riesci a distinguere i lampioni dalle stelle?
- Non conosco le stelle.
- Un giorno t’insegno i loro nomi.
- Non me ne importa un fico.
- Passami la birra.
Il serpente impazzito striscia tra dune e insegne colorate di stabilimenti addobbati a festa per le sere danzanti: vedi gente scendere in costume, con corone di fiori appese al collo. Avrai bevuto troppo?
- Vai piano, lo vedi quante curve?
- Quella è la cintura di Orione: sembrano i fari di una Porsche.
- Guarda avanti, è la sesta che ti bevi.
- L’Orsa Maggiore: un carro pieno di Ceres. Lo immaginavi così grande?
Ti volti verso lei: sul viso bianco si riflette la pozza di luce della notte, il ricamo delle Pleiadi, il sorriso sbilenco della luna.
- Manca poco.
- A che? Alla discoteca?
- Macché discoteca, è una trattoria.
- Si balla sopra i tavoli?
- C’è una sala grande dove balla chi lo vuole.
- E chi non vuole?
- Chi non vuole è cornuto.
- Passami la birra.
Una gara da ballo. Hai letto il suo nome nel fondo del foglietto. Quello che non t’aspetti è la città: Parigi. Che notizia. Ci vuole un’altra birra per mandarla giù.


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