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23 maggio 1992: per non dimenticare

Creato il 27 maggio 2011 da Andresilver @VivereaOrecchio
23 maggio 1992: per non dimenticare19 anni fa, il 23 maggio 1992, un'enorme quantità di tritolo uccise, vicino a Capaci, il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Molte le iniziative per ricordare il giudice e il suo impegno contro la mafia, le principali naturalmente a Palermo: tanti, infatti, gli studenti che in nome della legalita' sfileranno per le strade del capoluogo siciliano.
19 anni fa non è solo morto questo eroe, ma anche lo Stato e la lotta contro la mafia che oggi è rappresentata esclusivamente da un teatrino di notizie appariscenti ma di fatto inutili e superflue circa l'arresto di membri dell'organizzazione tanto combattuta da Falcone, volte a diffondere fumo negli occhi e a distribuire la falsa idea che la lotta all'organizzazione criminale sia ancora perpetua e costante.
Ricordando con stima, affetto ma anche con tanta tristezza uno dei pochi uomini che ha veramente rappresentato l'Italia e lottato per essa, vi invito a vedere il docu-film "In un altro paese", uno dei pochi documentari realistici e obbiettivi che non cavalca l'onda dell'emozione ma esclusivamente quella dei fatti, di cui di seguito trovate il trailer che riassume in sintesi come lo Stato non abbia mai aiutato il pool antimafia nel combattere l'organizzazione mafiosa.
Solo conoscendo e capendo il passato si può comprendere il presente e analizzarlo con occhi lucidi, perché la mafia è un problema di tutta l'Italia e non solo del meridione come molti ignoranti pensano, affermano e dichiarano apertamente.
Perché ogni giorno in cui non se ne parla o si fa finta che non esiste, ognuno di noi contribuisce ad alimentare questo cancro nazionale facendo morire progressivamente un pezzo dell'Italia e degli italiani. Ciao Giovanni.

Cuore (Jovanotti)
Migliaia di ragazzi in piazza a Palermo,un saluto alla bara del giudice Falcone,hanno bisogno di una risposta,hanno bisogno di protezione,
i ragazzi sono stanchi dei boss al potere,i ragazzi non possono stare a vedere,la terra sulla quale crescerà il loro frutto,bruciata e ogni loro ideale distrutto,
i ragazzi denunciano chiunque acconsenta,col proprio silenzio a un'azione violenta,i ragazzi sono stanchi e sono nervosi,in nome di Dio a'fanculo ai mafiosi!!
i ragazzi denunciano chi guida lo stato,per non essersi mai abbastanza impegnato,a creare una via per chi vuole operare,senza essere costretto per forza a rubare,
per creare un via per gli uomi onesti,per dare ai bambini valori robusti,che non crollino appena si arriva ai 18,accorgendosi che questo mondo è corrotto,
i ragazzi non credono ad una parola,di quello che oggi ci insegnano a scuola,i ragazzi diffidano di ogni proposta,non stanno cercando nessuna risposta,ma Fatti, Giustizia, Rigore morale,da parte di chi calza questo stivale,
i ragazzi hanno il tempo che li tiene in ostaggio,ma da oggi hanno deciso di farsi coraggio,perchè non ci siano un altra strage di maggio,per riuscire ci vuole cultura e coraggio,
cultura di pace, coraggio di guerra,il coraggio di vivere su questa terra,e di vincere qui questa nostra battaglia,perchè quando nel mondo si parli di italia,non si dica soltanto: la mafia e i mafiosi,perchè oggi è per questo che siamo famosi,
ma l'Italia è anche un altra e la gente lo grida,i ragazzi son pronti per vincere la sfida.

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