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3. La strada

Creato il 17 marzo 2012 da Fabry2010

Pubblicato da fabrizio centofanti su marzo 17, 2012

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Lo chiamano il bello, ma a lui non fa piacere. Dovunque vada, sente gli occhi delle donne cadergli addosso come coriandoli del sabato grasso o riso lanciato nel finale delle nozze. Nasconde gli occhi, pietre di zaffiro che mandano bagliori; fuma per guardare in basso la cenere che brucia. Non sa se lo cerchino per la sua bellezza o perché è lui, Filippo, un nome che non ha ancora digerito, come i libri di storia, le gesta di un re che prese a schiaffi il papa: vorrebbe prendersi a schiaffi pure lui, scuotersi dall’incantesimo di una condizione minerale, chiusa in un involucro dorato da cui non può più uscire. Per questo fa uso di sostanze che lo mettano in contatto con la ragazza di cui è stato innamorato: la scorge attraverso la nebbia del cervello, ha i capelli che le scendono sul collo, apre le labbra, come pronunciasse la parola che Filippo aspetta da tempo, si avvicina sporgendosi dal ponte in fondo alla città, dove avevi paura che qualcuno vi vedesse e rubasse quell’istante; aveva occhi inumiditi per la febbre, sapeva ridere e scherzare, ma poi, cos’è successo? Nemmeno lo ricordi, un accidente mandato da qualcuno, invidiosi che rovinano la gioia perfetta degli amanti, mettono zizzania, sussurrano parole velenose, l’ho visto con quell’altra, si prendevano per mano, non vorrei sbagliarmi ma sembravano baciarsi. Dov’era sparita coi cappelli di lana e le sciarpe color latte, il sorriso aperto e fiducioso, gli occhi sognanti e la mano sulla guancia, la cannuccia infilata tra le labbra e il bicchiere tra le mani? L’ha bevuta, ha creduto alle calunnie; dov’è andata, ti chiedi, mentre voli con la mente alterata, fino a raggiungerla in un altro mondo, in cui le labbra s’incontrano, i cappelli di lana e le sciarpe color latte s’inseguono al ritmo dei ricordi, aquiloni di un passato che riappare all’improvviso in una porta aperta, un telefono che squilla, una lettera che arriva. Per questo hai deciso di partire, prenotare la prima corriera che ti capita e affidarti a una guida che conosca la strada dei tuoi sogni.


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