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365 giorni insieme. Auguri CriticissimaMente!!!

Creato il 17 aprile 2013 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1
365 giorni insieme. Auguri CriticissimaMente!!!
Ebbene si! Esattamente un anno fa a quest'ora, ero tutta gasata ed euforica per aver finalmente creato qualcosa che fosse tutto mio. Un piccolo ma prezioso spazio, quasi rifugio o mondo altro dove poter scappare, per dimenticare il resto del mondo e per ritrovare me stessa. E la cosa più straordinaria è che, oltre a me stessa, su queste pagine virtuali, ho trovato anche voi. Chi lo avrebbe mai detto? Io sinceramente non pensavo a risvolti o a particolari conseguenze, nel senso più positivo del termine. Quando è scattata la molla e l'esigenza di fare qualcosa era ormai irrefrenabile, sono partita, così, senza un piano preciso, senza meta. La sola cosa che mi interessava era muovermi...
"CriticissimaMente", lo so che molti di voi si saranno chiesti almeno una volta: "ma questa un nome più semplice non se lo poteva trovare?". E non sareste gli unici, ancora oggi molti miei amici fanno fatica a pronunciare questo che, ai più, appare come uno sciogli lingua. Mia madre e mio padre ad esempio iniziano a sudare ogni volta che qualcuno magari gli domanda: "a ma tua figlia scrive? Ma dai, fa anche radio, e come si chiama il programma?". Una tragedia per loro...poverini, ma d'altra parte questo e nessun altro poteva essere il mio segno di riconoscimento.
Non sono completamente matta però, vi spiego...a marzo di un anno fa, decisi di frequentare un corso di Giornalismo culturale, che ti preparava nell'arco di dieci lezioni a descrivere, secondo un'impostazione giornalistica ovviamente, gli eventi culturali di ogni genere. Non dimenticherò mai le parole del nostro insegnante il primo giorno di corso, Massimiliano. "Ragazzi la parola d'ordine nel mondo del giornalismo è questa: eliminare gli avverbi!!!". Eliminare il superfluo, tutto ciò di cui possiamo fare a meno, in un articolo, deve essere tolto. In effetti per un giornalista tutto deve ruotare attorno alla notizia, le famose cinque "W", who, why, what, when, where (almeno mi pare fossero queste...). Ma, tornando alla questione per me delicatissima degli avverbi. Ebbi subito da ridire il primo giorno di corso e non seppi tenere la lingua a bada nemmeno lì. In quel preciso istante capii una cosa: io non sono una giornalista, sono un critico. E c'è una bella differenza...io ho bisogno degli avverbi come il violinista del suo strumento. Non potrei mai farne a meno, però, da persona precisa e seria quale sono, durante tutto il corso i miei articoli scritti per Max, erano a prova di bomba. Neanche un avverbio. Che fatica però, ragazzi è più forte di noi, gli avverbi ci servono per esprimerci, c'è poco da fare, è così.  
Durante il corso oltre a capire la netta differenza tra il giornalismo e la critica, mi viene messa davanti una possibilità mai presa in considerazione prima, il blog. Allora si può dire che nemmeno sapevo di quale strana entità si parlasse, però Massimiliano, da buon insegnante mi racconta di alcune donne, la maggior parte di queste, anche mamme, che hanno raggiunto un successo enorme con i loro blog. Al di là del successo, ovvero ciò che mi interessava di meno, dissi a me stessa: cavolo, posso fare qualcosa da sola, qualcosa che sia mio e che magari mi permette di sfogare liberamente le mie passioni e tutto ciò che amo. Condividere tutto con gli altri, scrivere senza dover badare alle ormai insostenibili umiliazioni delle collaborazioni fasulle con altri siti o testate. Se c'è anche solo una possibilità per me, la voglio. Piuttosto che scrivere per altri e riempire le loro pagine, dovendo subire continuamente il peso di un lavoro fantasma, beh, lo faccio per me e a modo mio. 
Così, primissima cosa, decido di creare la pagina e senza nemmeno sapere un'acca di nulla, il giorno dopo vado su blogger e...inizia l'avventura. Perdonatemi, già mi sto dilungando troppo e potrei stare altre due ore a raccontarvi tutto, ma non lo farò, tranquilli. La cosa che mi fa sorridere e mi dà un'immensa soddisfazione, "e questo ve lo devo dì ", è che mi sono messa in viaggio senza sapere nemmeno cosa fosse un'etichetta, un tag, un banner, l'html (maledetto html!!!), oppure che so, l'indicizzazione su google e poi i codici da copiare e modificare per la grafica, che ve lo dico a fare...un'odissea. E dopo nottate passate in bianco a smanettare con il computer come una riposseduta da esorcizzare, eccomi qua. E' passato un anno, nel mentre ho conosciuto persone straordinarie tutte più o meno malate di cinema e bisognose di condividere questa grande passione, proprio come me. Quando leggo quel "111" lettori fissi e quando vedo i commenti sotto i miei post, beh, sono piccole grandi soddisfazioni che forse solamente noi, blogger/critici per diletto, possiamo comprendere. Io credo nelle ambizioni, credo che nella vita conti alzarsi la mattina e avere sempre una ragione, qualcosa da dire, qualcosa da voler raccontare e condividere con gli altri. Senza questo, non ha nemmeno senso aprire gli occhi e iniziare una nuova giornata. Credo nel potere dell'Arte, nella magia di stupirsi guardando tutto ciò che ci circonda e poi raccontarlo. 
Ma soprattutto credo nel cinema. Ovvio, insomma lo avrete capito sicuramente. Credo nelle opportunità che diamo a noi stessi, nelle alternative che sappiamo cavare dal nulla. Ecco, CriticissimaMente nasce per questo. Perché la possibilità che mi dà, è quella di alzarmi la mattina e non riuscire a controllare l'esigenza di scrivere, di raccontare e condividere. Perché mi fa sentire viva, non mi dà una lira e nemmeno me ne frega nulla, perché al contrario di quanto gli altri possano sostenere, le mie passioni contano come il mio metabolismo o la mia busta paga (che non ho, ma questo è un altro discorso...). Perché se tutto il resto del mondo mi dovesse tradire e di colpo sparisse, questa cosa chiamata passione, rimane. 
Grazie a ogni singolo lettore passato di qua anche solo una volta, grazie ai miei più fedeli compagni d'avventura, grazie infinite a tutti quanti voi.
Evviva il cinema, evviva gli avverbi, evviva NOI e i nostri 365 giorni insieme...




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